Tensione e adrenalina si sfogano nelle lacrime di Daniele Bizzozero, che si lascia andare di fronte ai giornalisti in sala stampa al “Rigamonti-Ceppi”: “Amo il rischio, quando sono arrivato questa squadra era in acque più burrascose di quelle attuali. Chi ha sbagliato è il senatore Rusconi insieme agli Invernizzi, che hanno lasciato in giro rate da pagare a Equitalia. Per noi il pubblico è il dodicesimo uomo in campo, ma se si trova un presidente migliore di me mi faccio anche da parte. Ho 66 anni, sto piangendo, non è una cosa da tutti, ho subito delle prepotenze economiche che comunque non lascerò cadere: gli stipendi verranno saldati, quel che avanziamo è poco, ma nessuno oltre a Battazza mi ha aiutato, ma fortunatamente altri vogliono entrare.”
Peccato che il patron scappi per doveri legali (ha l’obbligo di firma in caserma dopo “Walking Day”, ndr), ma anche De Paola è in fiume in piena quando parla del Lecco: “Abbiamo faticato in questi playoff, è vero, ma abbiamo anche tirato la carretta tutto l’anno per fare 80 punti. Questa squadra e questi tifosi non meritano la Serie D, spero che gli sia data la possibilità di andare in Lega Pro, con o senza di me.”
Con giustificato ritardo arrivano poi anche Vignali e Cardinio, oggi croce e delizia dei blucelesti. ‘Attacca’ Paolo: “Abbiamo dimostrato di essere degli uomini veri, in dieci abbiamo pareggiato e abbiamo tenuto alla grande per tutti i supplementari. La mia ‘non’ esultanza? Sono rimasto impressionato da Bresciano anni fa, così ho seguito la mia linea riproponendola.”
A ruota ecco il commento di Cardinio: “La mia espulsione è stata esagerata e vi posso assicurare che da fuori la partita è invivibile per la tensione. Siamo uomini con due attributi così, grazie anche alla gente che è venuta in massa per darci una mano.”
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