Quella di venerdì 28 luglio 2017 sarà una data cruciale per comprendere meglio il futuro prossimo della Calcio Lecco 1912. A Roma si discuterà infatti della penalizzazione che la Lega Nazionale Dilettanti dovrebbe infliggere alla società bluceleste. Una vicenda intricata, legata in primis alle vertenze presentate da Antonio Pergreffi e Paolo Vignali, che l’allora Sandro Meregalli era stato condannato a pagare entro trenta giorni dalla sentenza della Commissione Accordi Economici. Era il 4 novembre 2016, 32 giorni dopo la società venne dichiarata fallita dal Tribunale di Lecco.
La salvezza ottenuta a Olginate e il mantenimento della matricola depositata a Roma rischiano di far “saltare il banco” costruito da Di Nunno e dirigenza dall’atto dell’acquisizione avvenuta a metà luglio. Per evitare di partite con un pesante handicap (si vocifera di sette-otto punti totali in prima istanza, ndr), il Lecco si è affidato alla consulenza dell’esperto avvocato Cesare Di Cintio (nella foto, ndr): dal canto suo il legale bergamasco ha fatto capire di essere fiducioso e di puntare a una risoluzione positiva della questione, anche se la questione è destinata a protrarsi per gran parte della stagione sportiva.
Domani da Roma arriveranno le “nuove” sul primo troncone della vicenda, quello più complesso: se saranno buone o cattive, con l’affibbiazione o meno di due punti di penalizzazione, sarà la Lega a doverlo dire. Da casa Lecco filtra sostanziale fiducia per la risoluzione positiva del caso, anche se in tempi non brevi. Le istanze da discutere saranno infatti sette-otto, tutte fino al terzo grado di giudizio: com’è intuibile, si potrebbe arrivare fino a primavera inoltrata prima di poter stilare una classifica definitiva e al netto della (possibile) penalizzazione.