Lecco-Mantova non si giocherà di sera a causa del malfunzionamento dell’impianto d’illuminazione dello stadio “Rigamonti-Ceppi”.
La decisione obbligata della società bluceleste ha acceso, invece, la polemica su chi ha le responsabilità maggiori nella vicenda. Presente presso l’impianto (di proprietà comunale e in concessione gratuita fino al 2030 al Lecco), il dg Angelo Maiolo non ha risparmiato critiche al vetriolo all’Amministrazione: «Alcune zone del campo sono al buio, ci aspettavamo più collaborazione da parte del comune per questo tipo di manutenzione dopo l’ingente investimento (580mila euro circa). Solo attaccarsi alla centralina costa seimila euro», ha detto il dirigente lecchese. L’impianto è ancora legato al generatore a gasolio che genera la corrente elettrica: metodo di alimentazione antico e reso ulteriormente dispendioso dalla presenza di lampade che nel 2018 possono definirsi antiquate, oltre che di difficile reperimento.
Valsecchi: «Soldi con la variazione al bilancio»
Interpellato da “La Provincia di Lecco”, l’assessore ai lavori pubblici e al patrimonio Corrado Valsecchi ha spiegato che, com’era filtrato già in estate, la sistemazione dei fari sarà oggetto di discussione anche in Comune: «Anche la torre “bruciata” nel corso della Maratona del Calcio farà parte della variazione al bilancio di cui stiamo discutendo in Comune. E’ una questione che avevamo già affrontato in occasione del progetto di riqualificazione presentatoci dal presidente Di Nunno». Verosimilmente, saranno necessari almeno centomila euro per adeguare l’impianto (magari optando per l’illuminazione a led già presente in quasi tutta la città) anche in ottica futura, visto che sovente in Serie C (obiettivo conclamato della società a breve termine) ci si trova a giocare in fascia serale. A novembre, quando sarà votata la variazione, se ne saprà di più: l’impianto risulta essere già predisposto all’allacciamento alla corrente elettrica, ma bisognerebbe con tutta probabilità aspettare l’estate 2019 per procedere con l’adeguamento.
