Oggi, come di consueto, si sarebbero dovute tenere le solite interviste del martedì con i giocatori della Calcio Lecco per fare il punto della situazione sul post partita della domenica.
La scelta cade su Frigerio, giocatore fino ad ora mai intervistato, e protagonista di una insufficiente prestazione contro la Castellana.
Contrariamente al solito percorso che tutti i giocatori percorrono per recarsi al campo di allenamento Frigerio sceglie per così dire un’entrata secondaria fermandosi a parlare con altri giocatori. Di fronte alle reiterate richieste di venire in sala stampa per commentare la partita il portiere non si presenta costringendo il capitano Rota ad uscire e chiedere di intervistare altri giocatori.
Abbiamo volutamente raccontare brevemente quanto accaduto, di cui ne stigmatizziamo il comportamento, perchè ogni giocatore deve sentirsi responsabile del proprio lavoro e prestazione in campo e fuori, rispondendone a chi a il compito e dovere di renderne la cronaca e l’informazione.
Se dopo una giornata no un giocatore, nel caso di specie Frigerio, prende un brutto voto dai giornali, questi per “ripicca” non può pensare di non presentarsi in sala stampa per uno spirito di rivalsa verso i giornalisti.
E’ inammissibile evitare il confronto con chi vive pressoché quotidianamente il calcio o meglio la Calcio Lecco, che racconta tutto quanto ruota attorno ad essa, nel bene e nel male.
E’ utile ricordare che sia la stampa che gli stessi giocatori hanno bisogno della collaborazione gli uni degli altri.
Le situazioni, per quanto negative possano essere, si debbono affrontare con un sano spirito di confronto, senza nascondere la testa sotto terra. Siamo uomini e non struzzi, con tutto il rispetto per quest’ultimi.
La speranza e che tali tipi di comportamenti non si diffondano nel resto della squadra come una specie di virus, ma che tutti, giornalisti e giocatori, si prendano le loro responsabilità, sia quando si fa bene sia quando si sbaglia.