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C3, BluCeleste in profondità

Gi� la maschera

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E adesso chi avra’ il coraggio di venirci a dire che non possiamo sognare ? Vista la capolista, la sua poca consistenza (Frigerio si è sporcato i guanti sabato nella rifinitura e tornera’ a farlo alla ripresa degli allenamenti al Rio Torto), a frenare le legittime ambizioni blucelesti restano due elementi. Sul primo potra’ lavorare solo Roncari col suo staff: rendere la squadra in trasferta la stessa macchina da punti che si vede ogni quindici giorni al “Rigamonti-Ceppi”. Sbandamento con la Pergolettese alla seconda uscita a parte (era la settimana dei tre impegni in sette giorni e senza preparazione alle spalle), per il resto il Lecco in casa e’ stata una corazzata mostruosa. E’ fuori casa che si deve cambiare passo per andare a riprendere chi sta davanti; e non veniteci a raccontare che e’ solo il pubblico a fare la differenza, perche’ nei “campi sportivi” dove andiamo a giocare sono comunque sempre piu’ i tifosi blucelesti di quelli locali. E’ sulla testa che si deve lavorare, sulla convinzione di poter vincere ovunque e non solo nella bambagia del “nido” all’ombra del Resegone.
Il secondo elemento col quale si dovra’ far conto prima o poi e’ quello del mercato invernale: la rosa richiede qualche ritocco per non arrivare con la lingua di fuori in primavera e per evitare di finire in emergenza qualora la dea bendata presenti il conto sottoforma di infortuni (gia’ quelli di Martin, AstiBrun e A.Rota sono un “bel” pedaggio…) o squalifiche (tra Chessa e Mignanelli ne abbiam già avute sin troppe). Se la società “in divenire” trovera’ le risorse per rimpolpare il gruppo (magari tagliando qualche ramo secco) allora saremo autorizzati a guardare solo davanti. E avanti.

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