Un infortunio importante che pesa sulla formazione del Rugby Lecco e che in questo momento delicato della stagione non ci voleva proprio. L’infortunato è il capitano Giacarlo Locatelli che ha subito uno strappo al gemello della gamba sinistra, infortunio occorsogli due settimane fa e che lo terrà lontano dal campo fino alla fine di dicembre.
L’occasione, per parlare di questo e del suo Rugby Lecco, è di quelle importanti e cioè la festa presso il Bar Manzoni di Lecco di Marco Beretta intitolata Movember Party, (dall’inglese Moustache in November), o se preferite la campagna dell’uomo baffuto.
Ma che cos’è Movember? Movember nasce in Australia nel 1999 e nel giro di pochi anni fa il giro del mondo. E’ un progetto che viene celebrato ogni anno per tutto il mese di Novembre: per trenta giorni d’autunno si rinuncia al rasoio e ci si fanno crescere i baffi, come modo per chiamare l’attenzione sui mali più trascurati della salute maschile.
La campagna ha come obiettivo quello di aumentare la consapevolezza e i fondi per la lotta contro il tumore alla prostata e sensibilizzare l’opinione pubblica su questa malattia: in generale si vuole cambiare la maniera di pensare dell’uomo e incitare alla prevenzione, alla cura e all’attenzione per la propria salute. L’iniziativa, nata in Australia, si sta allargando a macchia d’olio anche in Europa dove è già presente in Olanda, Regno Unito e Spagna.
Niente scorciatoie: bisogna cominciare con il viso totalmente rasato e lasciare crescere, ma soprattutto curare, due bei mustacchi per tutto il mese di novembre. Vietato avere le basette, che, a detta del comitato di Movember, trasformerebbe i baffi in barba. Non solo, è anche obbligatorio comportarsi da vero gentleman fino a dicembre.
Locatelli lei è il promotore di questa iniziativa lecchese: “Sì, al di la di quello che i maschietti vogliono e pensano di voler mostrare di sè e cioè l’essere immuni da malattie maschili come la prostata, ritengo sia importante la cura e la prevenzione di malattie come la prostata e la ‘festa’ di questa sera vuole sensibilizzare tutti su questo argomento”.
Tornando al Rugby il tuo infortunio può pesare sulla squadra? “No, siamo una squadra talmente equilibrata per cui se manca uno o quell’altro non cambia nulla. Tutti sono pronti a lavorare ed a giocare facendo sì che qualsiasi assenza non debba pesare sulla squadra. Quello che conta da noi è il gruppo e questo lavoro è cominciato anni fa con Insaurralde e sta proseguendo con Di Giusto”.
Inizio di stagione difficile cosa non ha funzionato fino ad oggi? “Occorre dire che quasi tutte le squadre si sono rinforzate, qualche giocatore sene andato come Milani, i lunghi infortuni di Pautasso, Corti ed il mio sono troppi anche per noi. Inoltre siamo tutte persone che lavoriamo e quindi non si può rientrare così a cuor leggero, lo si fa quando si è a posto per non infortunarsi di nuovo anche perché i vari datori di lavoro non lo potrebbero permettere”.
Domenica prossima c’è il Rugby Union come la vede? “E’ la partita della svolta. Praticamente loro insieme ad Asti sono i diretti concorrenti per la salvezza, visto che a scendere saranno due squadre. E’ una neo promosso che ha faticato all’inizio, ma che ora ha aggiustato alcuni meccanismi e nelle ultime partite ha fatto molto bene. Tra l’altro annovera tra le sue file alcuni giovani provenienti dalle giovanile del Rugy Lecco. E’ un campionato diverso da quello dello scorso anno. La classifica è corta e penso che a lungo andare si spaccherà in due tronconi composto dalle prime sei formazioni di alta classifica e le altre sei nella parte bassa della classifica. Penso che questo sia il girone più difficile dopo quello del Veneto e quindi per la salvezza bisognerà proprio mettercela tutta e ancor di più”.