Una crisi che non è una crisi quella sta attraversando il Basket Lecco di questo inizio di stagione. E’ vero i risultati non sono arrivati, ma qualche scusante i blucelesti ce l’hanno. Troppi gli infortuni che hanno funestato il rooster lecchese e che non hanno permesso, fino ad un paio di settimane fa, a coach Garetto di avere tutti a disposizione negli allenamenti.
Qualche vittoria sfuggita di un punto ha rincarato la dose. Ma forse quello che ha destato maggior preoccupazione è stata la sconfitta di Piacenza che potrebbe lanciare qualche allarme sulla tenuta psicologica dei giocatori.
Sì parliamo di tenuta psicologica, perchè la validità dei giocatori e dello staff del basket Lecco non è certo messa in discussione. E’ improbabile che nomi importanti e di esperienza che compongono la rosa bluceleste siano improvvisamente diventati dei “brocchi”.
Cos’è che non va allora? Probabilmente una certa fragilità psicologica che è subentrata quando i risultati sono venuti a mancare. Fragilità che non permette alla squadra di esprimersi al meglio, mancanza di serenità che fa si che quando si va al tiro la precisione venga meno, palla che nelle mani dei giocatori all’improvviso diventa una palla di fuoco e bisogna in qualche modo liberarsene con un tiro forzato o a un compagno non libero. Non c’è la brillantezza dello scorso anno quando il Basket Lecco rubava palla in difesa e partiva in contropiede.
Insomma tutti aspetti che martedì sera sono stati ampiamente discussi nello spogliatoio ed in Società, nulla di allarmante. Lo si sapeva che si sarebbe potuto pagar dazio nel salto di categoria. L’anno scorso quando i blucelesti andavano in vantaggio di fronte non c’erano squadre in grado di rimontare. In questa categoria non bisogna mai dare nulla per scontato. A volte 10 o 15 punti di vantaggio non significano aver vinto la partita. L’attenzione e la carica deve durare anche per più di 40 minuti.
Per parlare di tutto ciò abbiamo sentito Corrado Bocciarelli che per conto di coach Garetto visiona le squadre avversarie, ne studia le caratteristiche dei giocatori per poi metterle a disposizione dello staff.
Bocciarelli cosa è successo martedì ? “Martedì abbiamo visionato un video per capire i nostri errori, cosa possiamo migliorare, uno strumento con valenza costruttiva e non distruttiva. Se ne parlato ed è servito per fare una disamina di cosa succede in partita. Si è deciso di ridurre il numero di giochi e fare quelli che magari ci rendono di più, che possono aumentare il rendimento di ogni singolo giocatore. Quello che si è chiesto ai giocatori è di responsabilizzarsi un pò di più. A Piacenza, guardando il video, ci si è accorti che forse nessuno ha fatto la cosa giusta. Ci siamo chiariti e da adesso in avanti non sono ammessi errori”.
Quanto conta il fattore dello stress del vincere a tutti i costi? “Dobbiamo superare quell’atteggiamento di squadra ansiosa, che se va sotto di 4 o 5 punti deve recuperare subito. Come dicevano i vecchi allenatori si recupera 2 punti per minuto. La fretta è cattiva consigliera, siamo forti e dobbiamo solo esserne consapevoli. I time out ed cambi sono quelli e quindi dobbiamo abbandonare la frenesia. Non ci sono problemi con nessuno, in società, con i giocatori, con il coach, dobbiamo solo cambiare atteggiamento”.
C’è qualche giocatore che deve dare di più? “Abbiamo chiesto a Giusto di prendere per mano la squadra, perché fino ad ora non è il Giusto che ci aspettavamo, che abbiamo conosciuto in questi anni e per cui siamo andati a prenderlo. Ora abbiamo un filotto di squadre da incontrare che sono alla nostra portata, per dimostrare che la squadra c’è, per smentire chi ci critica a sproposito senza sapere quello che sta accadendo”.
Sabato avete in casa Torino, come la vede? “Giocheremo con Torino una squadra completamente rigenerata rispetto a quella incontrata nel torneo estivo di Pavia. Ho visto il video della partita con Castellanza e si sono dimostrati capaci di giocarsela per 40 minuti. Dovremo abbassare il ritmo, fargli vedere le nostre difese, a uomo e miste. Sono giovani hanno voglia di correre e ridurre i ritmi è importante e questo perché anagraficamente facciamo fatica a tenere tutta la partita la difesa a uomo. Loro hanno questo Vitali capocannoniere del girone e se fermiamo lui il gioco è fatto. Annullarlo sarà impossibile bisognerà limitarlo fargli fare meno dei suoi 18 punti di media. Noi dobbiamo giocare a dare la palla sotto perche i loro lunghi sono leggeri, variare le difese, abbassare il ritmo. Noi dobbiamo provare a correre un pò di più visto che realizziamo poco in contropiede e su questo questa settimana abbiamo lavorato molto. Dobbiamo metterci in mente che non sono la squadra del torneo di Pavia altrimenti facciamo un Piacenza due. Hanno un ottimo staff tecnico che prepara le partite, dovremo stare molto attenti. Per i non addetti ai lavori potrebbe essere una partita scontata con vittoria del Lecco, ma non è così. Sabato sono convinto che sarà una partita diversa, potremo magari perderla, ma almeno daremo il tutto”.