Ok, abbiamo spezzato le reni alla corazzata Caravaggio.
Che, per inciso, prima di beccare tre gol aveva centrato altrettanti pali. E quando aveva migliorato la mira c’era stata la manona di Frigerio a negare un (per noi) imbarazzante vantaggio.
La settimana che doveva chiarire quale potesse essere il nostro reale obiettivo è finita con un bottino di 7 punti su 9 e la sensazione di aver buttato via una grossa opportunità facendosi rimontare a Crema nel recupero.
La classifica oggi è illeggibile, visti i numerosi recuperi da tenere in considerazione: di sicuro gli illusori play off sono più vicini e il rimpianto per i regalini fatti ad avversarie di seconda e terza fascia è lì a rodere come un tarlo.
Ora, lasciandoci il passato più o meno recente alle spalle, guardiamo avanti e viviamo alla giornata. Sperando in una fumata bianca a livello societario nelle prossime due settimane. Così magari potremo chiedere a qualcuno di “certo” il perché ci si ostini a mandare in campo la squadra senza i nostri colori addosso.
Domenica scorsa col Voghera al “Rigamonti-Ceppi” loro vestivano il rossonero e noi…il biancorosso (sic!). Mercoledì a Crema loro si sono presentati in completo bianco e noi…blu! Ieri abbiam fatto ancora peggio: loro biancorossi a righe verticali e noi…di nuovo in blu! Ma perché ? Non abbiamo molto di cui andare orgogliosi: negli ultimi anni siamo stati sputtanati (passateci il termine, ma di più eloquenti non ne abbiamo trovati) in giro per lo stivale “grazie” a comportamenti dentro e fuori il campo che nemmeno nel peggiore degli incubi.
Da sotto le macerie abbiamo raccolto i simboli, unico orgoglio rimastoci: l’aquila (che poi sarebbe una poiana, ma tant’è…) che artiglia il pallone, il “Rigamonti-Ceppi”, la storia centenaria. Ma soprattutto il bluceleste.
L’unicità dei nostri colori, quell’accostamento cromatico che solo noi possiamo vantare (sì, vabbè: qualcuno sceso dalle valli bergamasche si è inventato una nuova maglia.
No comment: senò finiamo dagli avvocati) è il chiodo in cordata al quale siamo tutti rimasti aggrappati in questo terribile lustro di fallimenti calcistici.
Perché negarcelo la domenica ? Dobbiamo venire allo stadio con le sciarpe, i cappellini e i vari gadgets bianchi ? O blu ? O granata ? Ditecelo.
Oppure spiegateci come mai gli altri giocano con la maglia che vogliono e noi no.