Oggi pomeriggio il Lecco non si è allenato, motivazione ufficiale da parte di tutto lo staff è stata la concessione di una giornata di riposo in vista del rush finale delle ultime tre partite decisive per l’accesso ai play off, anche se non basterà tutta la buona volontà della squadra per accedervi, ma servirà anche molta fortuna affinchè Caronnese e Castellana perdano qualche punto per strada.
La preoccupazione sta nel fatto anche che una delle due o magari tutti e due propinino ai danni del Lecco un bel “biscotto”, termine tutto italiano per definire qualche accordo di non “belligeranza” fra le due squadre in campo.
Ma noi sappiamo che questa è un’ipotesi impossibile, certi della correttezza di tutte le squadre coinvolte, anche se qualcuno molto più famoso di me disse “A pensare male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca” (n.d.r. G. Andreotti).
Ritornando a quanto accaduto nel pomeriggio di giovedì quando è stato necessario l’intervento del Presidente della Centobluceleste Antonio Rusconi per rassicurare i giocatori che i loro emolumenti sarebbero stati corrisposti sicuramente la prossima settimana e quindi che potevano tranquillamente svolgere l’allenamento.
Fin qui i fatti, ma per quanto riguarda l’analisi di quanto accaduto mi viene fin da subito spontaneo dire che le seppur legittime rivendicazioni salariali dei giocatori non vorrei che sfociassero in una qualche “strano affaticamento” domenicale.
Prendendola alla larga è evidente e chiaro a tutti che la situazione economica del nostro paese è molto molto difficile, come lo è quella del calcio italiano, non certo avulso dal contesto generale. Lecco non è estraneo alla crisi o un’isola felice. Noi tutti sappiamo tutto quanto è accaduto in questi mesi a Lecco ed è evidente che la Società non navighi nell’oro.
Detto questo “chi è senza peccato scagli la prima pietra”, visto che siamo in tema di citazioni, vorrei sapere qual è quella società calcistica che è regolare e tempestiva nei pagamenti degli stipendi, che poi per quanto riguarda la serie D si parla di rimborsi spese, anche se poi tutti sanno come va anche in questa Serie.
La morale di queste righe è che non è il momento di fare strani scherzi alla tifoseria, alla città e a tutto l’ambiente, perché dopo tutte queste sofferenze, non meritiamo uno sciopero dell’allenamento. Ai giocatori non si chiede di immolarsi sulle barricate per cacciare gli austriaci, ma di ricordarsi tutte quelle volte che ci hanno detto come ci tenevano alla maglia ed ad “una piazza importante come Lecco”.
Ribadendo le giuste rimostranze per il pagamento degli emolumenti non corrisposti i giocatori non è questo il momento di fare scherzi anche perché i tifosi ai play off ci credono ancora e quindi scendete in campo ed onorate la maglia bluceleste.
Calcio Lecco 1912
Lecco: ragazzi non prendeteci in giro
Tempo di lettura 3 minuti
Altre notizie in Calcio Lecco 1912
-
Virtus Verona-Lecco: arbitra il rookie Gianluca Guitaldi
Il giovane fischietto della Sezione Aia di Rimini è alla terza designazione stagionale per...
-
Doppia trasferta per il Lecco: primo capitolo a Verona. Valente: «Dispiaciuto per i tifosi. Noi con le idee chiare. Ndongue…»
I blucelesti sfideranno prima la Virtus Verona di Gigi Fresco al "Gavagnin-Nocini", poi se...
-
Biglietti Virtus Verona-Lecco: vendita riaperta (con la fidelity), nodo rimborsi
Contrordine da Verona: i tagliandi tornano disponibili nel pomeriggio di mercoledì. Dopo il Gos...
-
UFFICIALE | Calcio Lecco, rinnova il diesse Minadeo: «Voglio onorare la piazza»
La proprietà Aliberti ha deciso di prolungare di un altro anno il contratto che...