Anche quest’estate, se così si può chiamare visto l’inclemenza ed incertezza del tempo, siamo qui a parlare ancora di questioni societarie riguardanti la Calcio Lecco e non di calcio mercato, allenatori, acquisti e cessioni, insomma tutto quello che tiene viva la passione del tifoso in assenza del calcio giocato.
Tutti argomenti che fanno illudere, palpitare e fremere i cuori dei tifosi che, finiti tutti i campionati possibili ed immaginabili, la domenica vagano per casa alla ricerca di qualche improbabile partita da guardare, che finalmente riescono a rispettare tutte quelle promesse fatte durante l’anno a mogli, fidanzate, figli, genitori, di fare quella famosa gita in un improbabile e improponibile luogo ameno sperduto chissà dove e di cui magari non ci interessa proprio per niente, di aggiustare quella porta cigolante, di andare a guardare quel film che ormai nel frattempo sarà diventato un reperto da cineteca.
Insomma la normale vita di chiunque non è tifoso che aspetta l’arrivo delle immancabili amichevoli disputata in qualche ritiro di montagna, dei triangolari agostani che fanno sognare e discutere sulla squadra che verrà.
Ebbene niente di tutto questo, il Lecco non ha una squadra, una dirigenza, un direttore sportivo, un allenatore, al momento non ha niente di niente se non chiacchere e solo chiacchere.
Detto questo e visto che in questo periodo per Lecco è il momento di questioni societarie abbiamo sentito una degli attori che stanno calcando la scena Bluceleste e cioè il Patron della Tritium (domenica ha ottenuto la salvezza e quindi per l’anno prossimo continuerà a giocare in C1) Ercole Ghezzi, coinvolto nelle vicende di via Don Pozzi per una possibile unione di intenti tra le due Società per cercare di far giocare il Lecco in Lega Pro.
Sentiamolo in questa interessante intervista ricca di contenuti.
Clicca per ascoltare l’intervista a Ghezzi
