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C3, BluCeleste in profondità

Che Domenica Bestiale!
(La Domenica con Te)

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Tempo di lettura 5 minuti

Domenica ti porterò sul lago…. Così recitavano le strofe di una canzone di Fabio Concato.

Per la Pro Sesto non è stata certo una gita di piacere e, se diamo retta al testo della canzone, siamo certi che i Sestesi la Domenica bestiale la interpretano solamente al negativo.

Che fosse una gara densa di significati non c’era dubbio alcuno. La Pro Sesto arrivava al Rigamonti/Ceppi in vetta alla classifica, imbattuta e senza avere ancora incassato un solo gol.

Eppoi a difesa della propria rete lui: Pansera!!

Non ci possiamo sottrarre dal spendere alcune parole su questo ex peraltro nemmeno forse considerato un ex Bluceleste. Ma semplicemente rimosso dalla memoria collettiva dei tifosi del Lecco come si fa con le cose brutte.

Già nella fase del riscaldamento prepartita, all’ingresso del povero Pansera alcuni tifosi che già occupavano la nord, lo hanno ricoperto di insulti e improperi, facendogli chiaramente capire che non sarebbe stata una passeggiata di salute la gara che sarebbe a breve iniziata.

Diciamocela tutta: la stagione che Pansera giocò a Lecco, risultò disastrosa.
Iniziò male e finì peggio. E lui non fece certo mancare un notevole supporto al compimento della catastrofe.

Era arrivato al Lecco preceduto dalla fama di una carriera dignitosa, che annoverava anche tre stagioni in serie “A”, seppure in panchina da dodicesimo a Bologna e un’altra a Messina con qualche sporadica apparizione in prima squadra.

Quella stagione Lecchese fu una vera iattura. Ma oltretutto il povero Pansera aveva anche il pregio di una antipatica tristezza latente. Lo ricordano ancora i tifosi, che quando rumoreggiavano per taluni interventi sbagliati o per evidenti papere, venivano guardati dallo stesso portiere con un aria di maldestro compatimento.

Come a dire: voi non capite nulla, io sono un grandissimo portiere che incassa solo gol imparabili. Per la sua espressione somatica perennemente corrucciata e sfigata, fu soprannominato: Gufo Triste. Ma nella partita di Domenica scorsa vi era anche un’altra querelle irrisolta. Il presidente Sestese è tale Salvo Zangari che è stato socio e dirigente Bluceleste sino a due stagioni fa.

Zangari dichiarava sui giornali e ai media un amore sincero per i nostri colori. Arrivando a definire Lecco e i suoi tifosi, una piccola Palermo, città nella quale Zangari ha avuto natali e tifo calcistico. Scelte di vita o altro, però oramai la seconda stagione che Zangari lo ritroviamo da avversario seduto sulla scrivania da presidente della compagine Milanese.

Nel passato campionato nella gara di andata i Blucelesti di Fiorenzo Roncari, asfaltarono i Sestesi per 4 a 1. Zangari, presente in tribuna abbozzò, fece i complimenti al Lecco, dopodiché Palermitanamente andò a salutare gli ultras Lecchesi sotto la nord.

Ma torniamo a Domenica 27 Ottobre. La giornata non è climatologicamente delle migliori, la danno per piovosa. E’ sempre così a Lecco, tutte le volte che si gioca per qualcosa di importante la pioggia fa’ capolino. 

Partiti! Pansera nel primo tempo deve difendere la sua porta sotto la nord. Non è serenissimo lo si capisce. E già al primo minuto rischia di perdere gol su una palla inopinatamente considerata fuori, poi smanacciata con la mano  e  parata con l’aiuto del palo. Lo stadio è inclemente con Gufo Triste, lo fischia, sbertuccia e lo manda a quel paese ad ogni pallone toccato.

Il Lecco gioca un primo tempo alla grande. Sembrano i Blucelesti primi in classifica. Arriva il primo gol (su rigore ineccepibile), lo trasforma freddamente come sempre Castagna il Toro di Civate. Boato!! Gol, Pansera raccoglie la palla in fondo al sacco. Aveva  peraltro intuito la traiettoria, ma nulla ha potuto contro la potenza del penalty calciato dal Toro.

All’uscita per l’intervallo le squadre sono sul risultato di 1 a 1. Infatti quasi allo scadere su un calcio da fermo, tutta la difesa del Lecco rimane immobile, facendosi uccelllare nel provvisorio pareggio da tale Baresi. Pansera, lancia un sorrisetto malefico alla nord, che lascia presagire un funesto prosieguo per i tifosi lecchesi.

Si riparte! I Blucelesti sono nel loro classico quarto d’ora di amnesia. La Pro Sesto in dieci uomini, va’ in vantaggio con Spampatti. Sembra un segno del destino. E invece no!!

Prima della riscossa lecchese con conseguente asfaltatura dei Sestesi, si assiste a una contestazione del tecnico dei Blucelesti Butti, reo di scelte non condivise (anche se la partita dirà poi vincenti). Contestazioni dalla tribuna: inferocito un tifoso più di altri, ma anche dalla nord e dal settore distinti.

Lecco in un palpitante crescendo, si riporta in parità sempre su rigore con Castagna (infallibile). Poi Nicola Rota e Alessio Bugno la chiudono: 4 a 2. Tutti a casa olè!!

Al quarto gol di Bugno,(un delizioso scavino), la sagoma del povero Pansera sembrava piccina piccina nella porta curva ospiti. Stadio in tripudio, squadra tutto cuore sotto la nord, felicità allo stato di estasi.

E lui?? Come la presa il nostro portiere “all season”?? Gufo Triste esce dal campo con la solita espressione che gli conoscevamo: da sfigato totale. Prima di imboccare il tunnel estensibile per gli spogliatoi ha un accenno di diatriba con qualche tifoso del settore distinti. Ma proprio robetta, se ne va con scure nubi sopra la test. Sulla nord splende il sole.

Domenica ti porterò sul lago…. E no ! Meglio che stai a casina Gufo triste, perché’ quando vieni da queste parti il menù è sempre lo stesso : quattro pappine e buonanotte al secchio!!

Che Domenica bestiale…la Domenica con Te !

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