Good Morning Lecco!!!
Alla fine quello che forse era nell’aria è accaduto e cioè Mister Butti ha presentato, nel pomeriggio di ieri, le proprie dimissioni da allenatore del Lecco. Dimissioni che forse sono giunte un pò inattese visto le parole pronunciate nella conferenza post partita con l’Inveruno di Mercoledì.
Se da una parte l’allenatore aveva detto che qualche ripensamento al suo ruolo durante queste ultime settimane lo aveva avuto, nulla faceva presagire le repentine dimissioni. Butti ha motivato la propria scelta per il bene del Lecco, anche se le contestazioni nei suoi confronti, citiamo le sue parole, erano di una parte minoritaria del pubblico.
In tutta sincerità che Butti non avesse particolari doti di comunicatore lo si era visto fin dall’inizio e tutti lo avevano capito, ma egli stesso non lo aveva nascosto. Ma ritengo che questo aspetto, seppur non secondario, non abbia determinato la contestazione nei suoi confronti.
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Alla base di tutto ci sono i risultati del Lecco di quest’anno che fatti i raffronti con quelli dello scorso anno sono inferiori alle attese. Ricordiamo che la scorsa stagione il Lecco fu allestito in fretta e furia in pochi giorni, senza una effettiva preparazione, con la partita di Coppa Italia non disputata e lanciato poi allo sbaraglio.
Vero è che l’affetto e il supporto che lo scorso anno venne dato da parte di tutti al Lecco fu al di sopra di ogni rosea aspettativa, così come era chiaro, per quello che sappiamo della piazza di Lecco, che quest’anno la storia non si sarebbe ripetuta.
Chiunque si fosse seduto quest’anno sulla panchina del Lecco non avrebbe avuto la pazienza e la comprensione da parte di tutti, manifestata la scorsa stagione. Ed infatti così è stato. Quando sono venute alcune prestazioni, la mancanza di risultati, una classifica mediocre ecco che le critiche ed i malumori non hanno tardato a manifestarsi.
Al di la degli delle acredini intercorse in queste ultime settimane tra Butti, Ratti e Blaseotto ed una parte del pubblico, sono sotto gli occhi di tutti i malumori ed i mugugni di tutto lo stadio di fronte a qualche partita sbagliata da parte del Mister.
Sì perché qualche errore Mister Butti lo ha commesso e quello forse fatale è stata la formazione schierata contro l’Inveruno che è costata la debacle di cinque gol subiti. Probabilmente se ci fosse stata una dirigenza con la D maiuscola qualche chance si sarebbe potuta dare ancora Mister Butti, è stata data ad allenatori che avevano combinato ben altri danni al Lecco, perché non darla anche a Butti.
Forse con un ulteriore mandato a tempo e con qualche rinforzo si sarebbe potuto vedere se la situazione fosse recuperabile. Il problema è che al Lecco non c’è nessuno che possa dare la possibilità a Butti di recuperare o meglio qualcuno di forza e di peso che ci mettesse la faccia per difenderlo a tutti i costi contro tutti e tutto, soprattutto coloro che lo hanno portato a Lecco.
Ripetiamo al di la delle colpe personali Butti è l’agnello sacrificale messo sull’altare del fallimento del Lecco, qualcuno che potesse essere sacrificato affinché gli dei potessero distogliere la loro furia dalla Calcio Lecco. Al di fuori di metafore se questo sacrificio al momento ci pare inutile anche perché ora la Società si troverà a dover sostituire Mister Butti con un altro allenatore e se le casse piangono ci si chiede come ciò potrà avvenire.
A meno che il sostituto e cioè Ratti venga lasciato rosolare a fuoco lento su una panchina bollente da qui a fine stagione. Ci potrebbe essere anche l’ipotesi di un ritorno di Roncari, ma personalmente, pur con la stima che nutro nei confronti dell’ex tecnico, le minestre riscaldate non hanno mai funzionato. Un legame forte quando è rotto è rotto per sempre. Poi a Roncari non verrebbe riservato un trattamento migliore rispetto a Butti, si sa nel calcio la memoria e breve e se ad un suo ritorno non facessero riscontro i risultati partirebbero inevitabilmente le stesse contestazioni.
Insomma un anno tutte rose e fiori basta e avanza, di dopo Cala c’è ne stato uno e speriamo non ce ne siano più.