Poco o nulla da dire dopo il pareggio casalingo di domenica scorsa del Lecco contro la Sambonifacese, se non la speranza che quella partita si possa archiviare come l’ultima deludente prestazione dei Blucelesti, dai quali si chiede una decisa inversione di marcia, perchè ormai non c’è più tempo.
Le giornate di campionate passano, ma la situazione di classifica non migliora, anzi peggiora, perchè il distacco dalla vetta si fa sempre più importante, mentre le ultime posizione in classifica si avvicinano sempre di più.
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Romano ormai l’esordio è passato, lei è quasi diventato un titolare “Nonostante ormai qualche partita sono ancora un pò intimidito. A me piace attaccare, difendere mi riesce un pò più difficile, dove migliorare questo aspetto”.
Avete bisogno di una guida in campo con esperienza, un compagno che vi possa dare la carica? “Forse questo ci manca un pò, anche se Romeo dal quel punti di vista mi sta dando una mano. Per il momento dovrei migliorare di più nel convincermi delle mie possibilità, puntare di più l’uomo”.
C’è rivalità con Aldeghi, due ’95? “Ci impegniamo tutti e due poi è il Mister è a decidere. Fra di noi c’è intesa, lavoriamo tanto e poi si vedrà”.
Meglio Ratti o Butti? “Meglio Romeo. No a parte gli scherzi quello che dobbiamo fare è crescere dal punto di vista della convinzione, soprattutto io”.
Poi è il turno di Romeo. Come sta? “Guarito è una parola grossa, sto un po’ meglio e lavorando con i miei compagni. Penso che ad Alzano ci potrei essere. Il mio fisioterapista mi ha detto che fra due o tre settimane dovrei guarire, però ci dovrò sempre stare attento”.
Come vede il Lecco? “Nella partita contro la Samboniface ho visto un grande impegno, lottare per tutti i 90 minuti. Se al posto dei due pali fesse entrata la palla, sarebbe stata tutt’altra partita. Noi dobbiamo sempre guardare avanti e non dietro”.
Ci sono dei problemi a centrocampo? “Ho dei compagni di reparto bravissimi, con anni di esperienza che fanno bene. Anche lo stesso Martinelli è un giocatore di qualità e adesso che è arrivato il suo momento sta dimostrando di saper far bene”.
Ad Alzano altra partita difficile? “Speriamo di no, dobbiamo cominciare a ribaltare il trend negativo. E’ un campionato strano, molto equilibrato, devi stare attento anche con l’ultima in classifica”
Come mai non riuscite a mettere in campo la grinta e l’entusiasmo dello scorso anno? “L’anno scorso siamo partiti più tardi, diverse aspettative, ogni punto che facevi sul campo era una festa, si pensava a salvarci. Quest’anno è diverso, diverse aspettative, vinci entri nello spogliatoio e non c’è entusiasmo perche anche quando vinci non siamo contenti perchè p dato tutto per scontato. Forse eravamo più completi, in caso di squalificati o infortunati c’erano sostituti”.
C’è una differenza abissale tra fascia destra e sinistra: “A sinistra ci sono giocatori come Bugno e Mauri, giocatori forti e navigati, a destra ci sono i giovani che devono crescere”.
