Durante la conferenza stampa di ieri, 26 giugno, di Galati e Bizzozero presso la sede della Calcio Lecco, questi annunciavano le dimissioni di Paolo Cesana dalla carica di amministratore unico della società.
Successivamente lo stesso Cesana ha pubblicato una lettera che spiegava il suo operato, pressochè esente da colpe, anzi che buona parte dei problemi del Lecco di questi ultimi mesi potevano essere attribuiti alla non proprio sfavillante gestione da parte della Centobluceleste.
Era quindi doveroso sentire cosa ne pensasse Antonio Rusconi, che della Centobluceleste è sempre stato il portavoce, oltre naturalmente a rivestire all’interno un ruolo molto importante.
Così, quindi, Rusconi sul ruolo e le dimissioni di Cesana: “Al Lecco faccio i migliori auguri di buon lavoro, mentre le dimissioni di Paolo Cesana non le commento, tutti i componenti della Centobluceleste siamo in silenzio da 5 mesi e mi auguravo che lo stesso Cesana facesse altrettanto. Voglio solo ricordare che nei giorni drammatici durante la presidenza Cala e nei giorni immediatamente successivi, si presentò come direttore della Calcio Lecco insieme a Mario Invernizzi al tavolo con il Sindaco Virginio Brivio, che chiamò me Battazza, Ratti. Voglio inoltre sottolineare come Cesana non abbia mai risposto alle mie domande su che fine abbiano fatto ben oltre 90 cartellini e relative liberatorie del settore giovanile, anzi ha sempre ritenuto irritanti le mie domande”.
Poi ancora Rusconi sul ruolo della Centobluceleste: “Forse, come Centobluceleste, avremmo potuto far di più, però aver dato a febbraio 2013 oltre 200mila euro di pubblicità che corrispondevano al costo dei giocatori e staff tecnico della prima stagione del Lecco. Dal canto suo invece non ci ha mai fornito nemmeno l’elenco della spesa dei panini, meglio ce ne ha fornito un elenco molto precario. In quell’occasione, marzo 2013, io ed un altro socio della Centobluceleste abbiamo chiesto alla proprietà chiarimenti, ci fu risposto correttamente dalla proprietà che noi dovevamo raccogliere risorse dagli sponsor, mentre l’amministratore unico veniva deciso dalla proprietà. Un dato di fatto è certo è che l’amministratore unico da Cala a ieri è sempre stato lo stesso e cioè Paolo Cesana e quindi ritengo corretto che la Centobluceleste non venga coinvolta in ulteriore polemiche”.
Infine ancora Rusconi su come la Centobluceleste sia stata invitata ad allontanarsi dal Lecco: “Mi sorprende leggere che Cesana dica che noi potevamo fare di più, quando da dicembre dello scorso anno noi siamo stati invitati, magari in modo non proprio cortese, a toglierci dalla Calcio Lecco. Sottolineo che dalla sede del Lecco hanno chiamato il comune di Valmadrera o Acel Service dicendo che Antonio Rusconi non c’entrava più con il Lecco e quindi mi risulta strano che Cesana dica che potevamo fare di più. Negli ultimi mesi mi sto occupando di un progetto su scuola e occupazione che mi sta impegnando molto e con il Lecco è da mesi non ho più niente a che fare. Quindi ritengo importante che la Centobluceleste venga indebitamente tirata in ballo”.