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Calcio Lecco, Bugno: “A Lecco più pressione, ma pagherei per giocare qui”. Di Gioia: “Lavoro per tornare al top”

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Tempo di lettura 3 minuti

Ripresa degli allenamenti con alcune novità e il fiato sospeso per il ginocchio di Alessio Bugno, il cui menisco collaterale destro è completamente lesionato. Già quando si trovava a Monza, in C1, era stato bloccato per due mesi (gennaio-marzo) per questo problema, con cui convive e che è tornato a tormentarlo al 45′ di CaravaggioLecco.
La sorpresa, invece, è rappresentata da Niccolò Pupeschi, aggregato in prova e reduce dall’esperienza con il Poggibonsi in Seconda Divisione.

“Questa sosta – esordisce il terzino ex biancorosso – è servita a tutti per avvicinarsi al cento per cento di condizione. Siamo quinti e ci sono davanti squadre che non hanno riposato, ma già da domenica affronteremo una retrocessa dalla Lega Pro, con un buon assetto, per cui bisogna stare attenti e cercare di fare una buona prestazione, anche di squadra. In questo periodo stiamo giocando con sei giovani, un conto è andare a Caravaggio o Sondrio, ma a Lecco con la maglia del Lecco e con un pubblico sempre esigente, c’è più tensione. Ma io pagherei per poter giocare sempre al Rigamonti-Ceppi.”

Ben chiare le priorità di Bugno: “L’importante è sempre la squadra. I punti li fa il gruppo, non il singolo. Lavoriamo per conquistare punti tutti insieme, lavoriamo anche per rispetto di chi condivide con noi un obiettivo. Se, come sta succedendo, diamo il cento per cento è dura batterci”.

Il vero Lecco quando si vedrà? “Il vero Lecco c’è già. Si spera possa migliorare di partita in partita. A parte tre o quattro confermati dalla scorsa stagione, siam0 tutti nuovi e pian piano, attraverso il lavoro e un gruppo che sta prendendo sempre più forma, stiamo vedendo i risultati. Le prestazioni sono ancora un po’ altalenanti, ma ora stiamo migliorando come tenuta di squadra e fisica”.

Tra le sorprese di inizio stagione sicuramente c’è Davide Di Gioia, arrivato in punta di piedi dal Brescia e inseritosi alla grande nel centrocampo del Lecco. “Io vengo da una Berretti e il mio primo approccio con il Lecco è andato veramente bene, il mister mi ha dato fiducia e questo mi ha dato molta carica. A dire il vero, dopo un inizio prorompente, sono un po’ calato, non tanto fisicamente quanto mentalmente. Non è facile dare sempre il massimo, subentra la paura di sbagliare e giochi un po’ contratto. E’ chiaro che è mia intenzione ritornare ai livelli di inizio stagione”.

Tra le caratteristiche di spicco del giovane Di Gioia va citato il tiro in porta, con cui ha trafitto il Ciserano in Coppa Italia: “Sì il Mister mi ripete spesso di calciare, in allenamento e in partita, visto che ho un buon calcio: io non mi faccio pregare e ci provo”.

Domenica prossima la Virtus Vecomp Verona sarà un test impegnativo, quali sono le aspettative del Lecco? “La formazione attuale non la conosco molto, anche se l’anno scorso ci ho giocato contro visto che è una retrocessa. Purtroppo a metà campo ci mancherà ancora Baldo, anche se chi scenderà in campo cercherà di non far sentire la sua mancanza. Per quest’anno il mio sogno è di salire tra i professionisti con il Lecco e magari restarci.”

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