Importante cambio di strategia in casa Seregno.
Contrariamente a quanto annunciato nelle scorse settimane dal patron Di Nunno (foto ilcittadinomb.it), i brianzoli ora non sembrano più propensi a presentare la domanda di ripescaggio in Lega Pro.
Troppo elevato lo sforzo economico da affrontare: oltre ai 500mila euro da versare contributo a fondo perso, infatti, la società avrebbe dovuto sborsarne altri 200mila per adeguare il “Ferruccio”.
700mila euro da “gettare” solo per partecipare al professionsmo: una cifra folle, che ha fatto desistere gli azzurri sul filo di lana.
Inoltre, la scelta di rimanere tra i dilettanti li porterà a richiedere l’ingresso nel girone A, da più parti ritenuto più abbordabile rispetto al girone B.