“Abbiamo bisogno di avere al nostro fianco la vicinanza e l’appoggio dell’intera città”: è l’accorato appello di una squadra in difficoltà, che chiama “alle armi” tifoseria e istituzioni in un momento nero per via di cose che poco hanno a che fare con il calcio ma che, allo stesso tempo, lo coinvolgono in una morsa stretta.
“Throwback”, direbbero gli inglesi, e allora torniamoci a quel 2 settembre 2012, quando alle ore 15.00 venne dato il calcio d’inizio di una stagione mai veramente nata; erano i giorni del dopo Cala e tutti sappiamo i neri pensieri che passarono per le nostre menti durante quegli infiniti 40 giorni estivi.
Per cento minuti i problemi non esistettero e questo fu il più bel testamento d’affetto che la città e la tifoseria fecero nei confronti della loro squadra.
Oggi, nonostante il diverso lignaggio che c’è tra Bizzozero e Cala, le difficoltà si sono ripresentate, così, come allora, chi la maglia la indossa sul campo di gioco è tornato a chiedere il supporto incondizionato a chi la maglia la difende sugli spalti del “Rigamonti-Ceppi”, che ancora una volta sarà presumibilmente teatro di una domenica dal forte valore sentimentale.
Tra proprietà, squadra e tifosi non è mai scoccata la scintilla quest’anno, vista la forte delusione per un campionato quasi mai stato in gioco, ma certe gare sono l’occasione giusta per accantonare risentimenti e attriti.
Queste righe vogliono essere un appello a istituzioni, spesso silenti, e tifosi: esserci domenica è un dovere, in gioco ci sono 103 anni di storia bluceleste.
Poi, i problemi alle 17 saranno ancora dove sono ora e gli attriti pure.
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Pubblicato da Calcio Lecco 1912 – official page su Sabato 9 aprile 2016
