Quello del “Ferruccio” di Seregno è stato un pomeriggio decisamente dai toni alti, con tanti fatti che sono successi prima, durante e dopo la gara tra i padroni di casa della Calcio Lecco 1912.
I primi motivi di discussione sono iniziate quando alcuni supporters locali, che siedono in tribuna centrale, hanno esposto uno striscione che recitava “Orgoglio e 104 anni di storia non cancellano il Lecco dalla memoria! Arrivederci… “Nemico” di sempre!”, righe per testimoniare vicinanza ai blucelesti per la situazione che stanno vivendo, ma travisate da qualche elemento dello staff che ha anche chiesto di farlo togliere perchè, a loro parere, portatore di una presa in giro. Richiesta non accolta, giustamente, previa spiegazione del gesto.
Poi, durante la gara, le due fazioni soventemente si sono scambiate “pareri”, insulti e cori di sfottò. Dalla parte lecchese sono stati esposti svariati striscioni contro Bizzozero, istituzioni e famiglia Invernizzi, ritenute le principali responsabili dell’attuale situazione in cui versa la Calcio Lecco.
I tifosi “azzurri” invece, hanno rivolto degli ululati razzisti, decisamente vergognosi, nei confronti di Patrick Meyergue, subentrato a Marcone ad inizio ripresa. La terna ha fatto le consuete orecchie da mercante, la speranza è che il Giudice Sportivo adotti lo stesso metro che di solito usa con i blucelesti.
Infine, a partita finita, gli stessi tifosi, che occupano la parte laterale della tribuna del “Ferruccio”, hanno avuto un deciso corpo a corpo con i carabinieri, sfociato in qualche manganellata piovuta sulla loro testa; dopodichè, la situazione si è normalizzata e fuori dallo stadio non si sono registrati altri disordini.