Il bello e il brutto dei numeri è che non sono contestabili. Interpretabili, certo, ma portatori di una verità incontrovertibile. E quindi ci affidiamo a loro per descrivere l’anno che si sta per chiudere, il 2016, della Calcio Lecco 1912. Un lungo cammino iniziato il giorno della Befana a Venegono Superiore e terminato a Crema domenica 18 dicembre.
54 punti dopo, i “nostri” sono adagiati sul fondo della classifica (11), mentre la stagione 2015/2016, com’è noto, si è chiusa con il record storico di 80 (43 nel girone di ritorno, un’infinità). I tifosi blucelesti hanno esultato per 56 volte (43 e 13, ndr), mentre hanno conosciuto il sapore opposto per 58 (22 e 36, ndr). Le vittorie sono state 15, le sconfitte 12, i pareggi nove.
Il marcatore principe? França (14), visto che le difficoltà di queste prima metà di stagione hanno frenato sensibilmente Cardinio, a segno per sole due volte contro le sedici (complessive) dell’anno passato; il totale per Fabio è di 10 reti realizzate durante l’anno solare.
In mezzo a tutti questi numeri vanno inserite le note vicende legate a Bizzozero, Meregalli, Battocchi e Gonzaga, che hanno tramutato il successo ottenuto nei playoff a maggio contro il Seregno in uno stillicidio durato quattro mesi e conclusosi con il fallimento della gloriosa Calcio Lecco 1912. L’attuale stato di esercizio provvisorio è una grande occasione per dare un colpo di spugna al recente passato e migrare verso piattaforme più stabili.
In campo ci va da qualche settimana un gruppo di giovanissimi guidati dalla gloria Alberto “Bebeto” Bertolini: vogliosi e talentuosi, con l’inserimento di qualche esperto della categoria possono regalare la salvezza, che sarebbe un gran regalo viste le vicissitudini di cui sopra.
Un anno vissuto sulle montagne russe: ora la navetta staziona nella parte più bassa del circuito in attesa di ripartire verso un futuro più splendente.