18 anni e una voglia matta di rimettersi in gioco. Scartato dalla Pro Patria, il presente di Alessio Marcone si è tinto di bluceleste a settembre, quando è approdato in via Don Pozzi e ha subito dovuto fare i conti con un infortunio che l’ha tenuto fuori dal campo per due mesi. Da allora è cambiato tutto, ma il suo minutaggio è stato decisamente elevato, nonostante qualche panchina in più nell’ultimo periodo: “Dopo l’anno passato, quando mi sono rotto il legamento crociato, anche piccoli spazi mi vanno bene”, spiega il difensore classe 1998.
Lui e Benedetti hanno impressionato per la cattiveria agonistica messa in campo nelle ultime uscite: “Dobbiamo farci sentire di più rispetto ai compagni più grandi, la Serie D è un campionato così, almeno stando a quello che ho imparato.” Di certo i mezzi fisici non gli mancano, toccando il metro e novanta di altezza.
Da settembre a oggi è cambiato il mondo, abbiamo detto. Nel Lecco di oggi c’è “più spensieratezza, noi giovani riusciamo a credere nei nostri mezzi e poi siamo umili. Diamo tutto e daremo tutto, cercando sempre il risultato.”
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