Il campionato che sta giocando la Calcio Lecco potrebbe sembrare a senso unico, cioè indirizzato ad un obbiettivo, quello della salvezza, che dopo una disastrata partenza lascia intravedere scenari più positivi visti i buoni risultati della gestione Bertolini, con tre vittorie nelle ultime quattro gare.
Certo, salvarsi rimane fondamentale, sia per quello che concerne il prestigio di una società blasonata come quella Blucelestesia per un aspetto economico di non poco rilievo. Infatti, se, come tutti ci auguriamo, il Lecco riuscisse nell’impresa, è del tutto evidente che eventuali compratori sarebbero ancora di più convinti all’acquisto di una società importante, di una piazza importante, che già dall’avvento di questi “interessati compratori” possa ripartire dalla Serie D.
È questo il secondo campionato che il Lecco sta disputando. Quello, per intenderci, del raggiungimento della data dell’asta giudiziaria con una acquisizione di una proprietà adeguata. Campionato, quest’ultimo, non meno complicato o difficile di quello che si disputa domenicalmente.
A questo riguardo poco o niente trapela da via Don Pozzi. Il curatore Motta, giustamente, ha concentrato la sua attenzione su tutto quello che riguarda la parte amministrativa,lasciando a mister Bertolini tutte quello che sono le incombenze tecniche.
Ma ci sono movimenti che potrebbero riguardare il prossimo assetto societario, previa l’assegnazione alla famosa asta. Nulla di trascendentale, per carità.
Ma voci, sussurri e mezze parole fanno intendere che “qualcosa” si stia muovendo.
Certo una società gloriosa come la Calcio Lecco, pulita da tutti i debiti che la gravano e potenzialmente in serie D, muove l’interesse di diversi soggetti interessati.
Se aggiungiamo poi un prezzo base d’alta che sarebbe decisamente accessibile, il gioco sembrerebbe fatto.
Speriamolo! Ma, sopratutto, speriamo in una proprietà con crismi di serietà, con un progetto chiaro e duraturo.
Serietà, chiarezza, progetto: non sono solo parole, sono dei principi! Principi che a Lecco, spiace dirlo, mancano da una vita.
Al timone di questa società abbiamo visto chiunque e questi “chiunque” non hanno lasciato altro che macerie.
Dobbiamo allora essere consci del fatto che stiamo lottando in due campionati, altrettanto difficili e complicati.
Non basterà riuscire a centrare quello agonistico, ma sarà necessario arrivare ad eccellere in entrambi perché il Lecco torni ad essere quella squadra e quella società che generi il rispetto che si deve a chi è parte della storia.
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