Il Lecco era la squadra che più aveva da perdere nell’incontro con il Levico Terme. I blucelesti sono usciti con i tre punti dal “Comunale”, consci di aver ottenuto un risultato pesante. Una gara molto fisica quella vista sullo ‘spelacchiato’ terreno di gioco trentino, provato dalle nevicate invernali e dalla conseguente necessità di spalarlo per renderlo agibile, un’azione che sta facendo sentire ancora i suoi effetti collaterali. Privati di un fondo decente su cui giocare, le due compagini hanno basato il loro ‘gioco’ su scontri muscolari a centrocampo e continui lanci lunghi a scavalcare la difesa. Una prova di forza e resistenza che alla lunga premia il Lecco di Bertolini, più paziente nel cercare il varco giusto.
“Bebeto” conferma il 4-3-3 come modulo base. Inutile dire che sia Karamoko a giganteggiare nel trio di centrocampo: tanti gli scontri con Tessaro e Delcarro, altri due ben dotati dal punto di vista fisico. Un po’ più in ombra Cannataro e Cataldi, che escono eccome alla distanza. Lanci lunghi, abbiamo detto: su questi qualche buona percussione verticale di Meyergue e Ronchi, subentrato dopo il ko di Matic, va a vuoto sul più bello, mentre in fase difensiva funziona molto bene la tattica del fuorigioco messa in atto da Garofoli e Dejori per bloccare le iniziative dello sgusciante Baido, snaturato nel ruolo di punta centrale nello speculare 4-3-3, per forma e anche princìpi, di Mezzanotti.
I primi 45′ sono avari di emozioni, diversamente dalla ripresa: proprio sull’ennesima palla alta proveniente dalla difesa, mittente capitan Garofoli, ‘buca’ l’intervento Tobanelli e si avventa come un falco Ronchi, che fa secco Seveso. L’altra giocata, che rompe l’equilibrio ristabilito dallo stesso Tobanelli, è ancora portata in dote dalla panchina: Dejori calcia lungo, Djibo, schierato nel ruolo di ala destra al posto di Meyergue, stoppa e trova un terra-aria di rara potenza e precisione che regala al Lecco una vittoria non scintillante ma molto, molto importante, mantenuta poi da Salvatori nel recupero.
Poco fraseggio, tanta determinazione: il Lecco ringrazia due invenzioni e si porta a casa la posta piena, forse senza meritarla fino in fondo. Il credito con la fortuna è comunque lontano dal potersi considerare esaurito. Il merito di averci creduto è sicuramente dei giocatori ma anche di Bertolini, che ogni volta riesce a tirare fuori la decisione giusta per ergere un nuovo ‘salvatore della Patria‘.