Nell’incertezza del futuro – serie, roster, allenatore – la Picco Lecco ripartirà con una certezza: mancheranno due pilastri degli ultimi dieci anni. Oltre a Luca Borgnolo, infatti, non farà più parte della prima squadra lo storico capitano Manuela Perego, che ha annunciato l’addio pur senza specificare quale sarà il suo futuro.
“Manu” lascia dopo 19 anni di Picco, di cui circa dieci trascorsi nella formazione ammiraglia biancorossa, definita da lei stessa una seconda casa.
«L’intenzione è abbassarmi di categoria – commenta – Pur a malincuore devo rinunciare: un po’ per motivi di lavoro e in parte per vari infortuni, non mi sento più in grado di restare in Serie B ad alto livello».
Via Borgnolo e via Perego, verranno a mancare due pilastri.
«Credo sia giusto dover cambiare dopo un periodo così lungo. Mi dispiace ma bisogna guardare avanti e rinnovare. Al momento, poi, si sa ben poco di quel che accadrà, se si ripartirà dalla B2 o addirittura dalla B1 (acquisendo il diritto da un’altra società, ndr)».
Perego resterà comunque a Lecco o cambierà casacca?
«Non so cosa farò, al momento non ho programmi, non so se resterò alla Picco giocando in una categoria inferiore o mi accaserò altrove. È ancora tutto molto nebuloso, l’unica certezza è che rinuncerò a giocare la Serie B».
Il momento più bello di questi dieci anni e invece il peggiore?
«La seconda promozione in B2 fu indimenticabile, con la conquista dello Scudetto di categoria. Ma anche la prima, con 26 vittorie in 26 partite, un’annata magica. I più brutti sono legati alle due retrocessioni, anche se poi ci hanno sempre spinto a migliorare. In assoluto, però, il dispiacere più grande è l’amara conclusione di questo campionato: abbiamo lottato sino alla fine e poi, quando è stato il momento di tirare fuori le unghie, ci siamo tirate indietro».
L’eredità lasciata dal capitano, però, è proprio questa: guardare sempre avanti a testa alta e ripartire.