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Basket Lecco, il faro è Balanzoni: ripercorriamo la sua stagione

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Il Basket Lecco riparte da Jacopo Balanzoni. Lo abbiamo scritto, è stato annunciato venerdì direttamente dai vertici della società bluceleste, con coach Massimo Meneguzzo a tenersi stretto, al suo fianco, l’ala/pivot milanese protagonista di una splendida stagione.

Nato il 1° ottobre 1993, il 4-5 bluceleste ha vissuto la sua migliore stagione in carriera, la seconda in bluceleste. Balanzoni, risolti alcuni problemi fisici che lo avevano penalizzato a inizio campionato, è andato in crescendo, finendo per trascinare i compagni soprattutto nei play-off, come hanno sottolineato il presidente Antonio Tallarita e lo stesso Meneguzzo durante l’incontro con la stampa di venerdì scorso.

Balanzoni ha giocato 803 minuti durante la stagione regolare contro i 656 del 2015/16, un minutaggio medio di 26.77 a partita. Ha tirato con il 56% da due, il 25% da tre e il 50% ai liberi; percentuali molto simili rispetto a un anno fa (51%, 24%, 54%), con un miglioramento dal campo e un leggero arretramento dalla lunetta. A livello di rimbalzi, 6.6 contro i 7.96 dello scorso anno, 0.83 stoppate contro le 1.96 della stagione 2015/16.

Il vero salto di qualità Balanzoni lo ha registrato nei play-off, in quelle sette partite che hanno fatto sognare il Basket Lecco prima con San Miniato e successivamente con Bergamo: 62% al tiro da due, 1 tripla su 1 tentata, 58% ai liberi, 5.86 rimbalzi e 1.14 assist; soprattutto una presenza, fisica e caratteriale, nei momenti caldi dei match, quando più conta. In queste sette sfide la sua Valutazione è stata di 17.14, la più alta in carriera.

In termini di realizzazione, l’high stagionale di “Bala” è stato nel match di andata contro Padova, 23 punti, seguito da Gara 3 con Bergamo, 20 punti, la migliore partita con doppia doppia grazie a 12 rimbalzi (e 36 di Valutazione). Sotto le plance, il top è 14 rimbalzi conquistati sia all’andata con Vicenza sia con San Vendemiano al ritorno.

«Sono qui perché mi sento coccolato – ha spiegato Balanzoni – e credo nel progetto». Il Lecco ha trovato la sua guida in campo. Tocca a Meneguzzo e alla società, ora, costruirgli attorno una squadra altamente competitiva.

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