Troppa negatività intorno alla Calcio Lecco 1912, anche ingiustificata.
Vai al “Rio Torto” e pensi di trovare un clima perfettamente sereno, invece qualche increspatura c’è ancora. Inevitabilmente una piccola dose del veleno post-Bustese dev’essere ancora smaltita, al pari dell’acido lattico che fa soffrire qualche muscolo. In fin dei conti era da tre settimane che i blucelesti non si fermavano, esattamente dal 3 ottobre, ciclo pre-Lumezzane.
Fabio Roselli, esperto e diretto quanto basta per non girarci intorno, dice chiaro e tondo cosa non gli va giù: “A mio parere c’è troppa negatività, e questo non va bene. Dobbiamo essere più positivi, dalla ‘A’ alla ‘Z’, per il bene della Calcio Lecco 1912″. Tradotto: a nessuno è piaciuto lo sfogo di Battazza e Di Nunno nei confronti di squadra e Delpiano.
Anche perchè contro la Bustese, prima di tutto “Era fondamentale vincere per allungare la striscia positiva. Dobbiamo continuare a lavorare per fare bene e portare punti a casa. Classifica? Pensiamo partita per partita, come dice il mister dobbiamo guardare la squadra più vicina noi. Penseremo poi alla prima.” Con più giocatori nel motore e un tasso maggiore di serenità, nessun discorso sarà precluso a prescindere.
Le increspature sembrano stare fuori dall’ingresso del centro sportivo: “Nello spogliatoio c’è sempre stata aria positiva, è normale che quando vinci poi ridi e scherzi in maniera molto più serena. Pensiamo alla Pergolettese e poi alle altre gare, non facciamo l’errore di guardare oltre a domenica.”
Sul campo numero due hanno lavorato a parte ancora in tanti: è apparso recuperabile il solo Pietro Zammuto in vista della trasferta del “Voltini”. Per gli altri, salvo sorprese, se ne parlerà per la gara con il Trento del Primo novembre.