Ci aspettavamo una Calcio Lecco dominatrice del gioco. Ci sbagliavamo.
Letto così, l’attacco di questo “pezzo” può sembrare negativo. In realtà si tratta di una semplice constatazione: il positivo avvio di stagione, costellato da prove convincenti in mezzo a sbandate che possono capitare in fase di costruzione, avevano prospettato uno scenario diverso. I progetti di “bel calcio” sono naufragati dopo lo scoglio-Pro Patria: la sonora lezione, tattica e nel risultato, data dai bustocchi ha cambiato tendenza: meno “tic-toc”, più palle lunghe sulla testa di Cristofoli.
Ci sono voluti due mesi per avere dei risultati accettabili: dopo il pareggio di Lumezzane vari fattori sembrano essersi allineati. I gol hanno iniziato ad arrivare (6 in tre gare, ndr), la difesa ha incassato un po’ meno (2 reti in tre uscite, tutte per errori individuali), la fortuna ha restituito qualche frutto di quanto fin qui seminati, in parole povere i risultati hanno iniziato ad arrivare. Il tutto nonostante un’infermeria piena, riempita dalla bellezza di otto giocatori, e una rosa ridotta veramente all’osso.
Il Lecco ha dimostrato di sapersi arrangiare: sul gioco il giudizio è sospeso in vista di tempi migliori.
La formazione con cui la Calcio Lecco ha affrontato la Bustese Milano City