Il coach del Basket Lecco commenta la vittoria su Bernareggio con soddisfazione ma rimarcando le pause dei suoi. «Non possiamo permettercele»
Soddisfazione. Senza accontentarsi mai. Coach Massimo Meneguzzo incarna questa filosofia, e chi lo conosce lo sa bene. L’allenatore del Basket Lecco gioisce per la vittoria su Bernareggio e per avere già migliorato lo score dell’andata del campionato 2016/17. Allo stesso tempo, però, piazza la stoccata ai suoi giocatori per le troppe pause che potevano costare, come accaduto a Padova e Desio, anche l’ultimo match.
«Dobbiamo giocare ancora con Cento, e abbiamo regalato due punti a Rimini. Quindi abbiamo già fatto meglio di un anno fa ed è positivo. Ma serve la giusta mentalità per quaranta minuti, cioè concentrazione ed energia, chiunque sia in campo. Bisogna essere determinati e chiudere le partite. Al momento non ci riesce, siamo superficiali. Questo non mi piace. Soprattutto da parte di chi ha più esperienza e dovrebbe sapere come gestire le fasi salienti delle partite. Non mi piace vedere persone che camminano per il campo».
Il Lecco ora perderà per qualche settimana Quartieri. «Tutti lo sanno e dovranno dare qualcosa di più rispetto a quanto fatto fino a ora. Io non dimentico le prestazioni a metà con Padova, Desio e anche questa con Bernareggio. Non riusciamo a mettere una palla in campo su una rimessa provata e riprovata, concedendo così un ultimo tiro. Queste cose non fanno parte delle mia pallacanestro».
Meneguzzo promette di parlare al gruppo di queste superficialità, nel tentativo di correggerle. Ed è convinto che i cali di tensione non siano attribuibili alla stanchezza, almeno non con la competenza messa in campo dal suo staff tecnico e dai preparatori. «È un alibi che non concedo».
(si ringrazia Giuseppe Mazzoleni)