Poco, ma sicuro: Lecco-Scanzorosciate è stata la miglior partita di Enrico Bignotti con la maglia bluceleste addosso.
Il 25enne centrocampista, o attaccante a seconda delle esigenze tattiche, è stato assoluto protagonista nella gara contro i bergamaschi: come avvenuto nella gara d’andata, ha trovato la via del gol, confermando le buone impressioni già avute durante la sfida al Ciserano. Le sue qualità fin qui si sono viste a corrente alternata: che con Tacchinardi sia arrivato alla svolta personale? «Si è comportato nel modo più corretto, parlandomi chiaro per spronarmi – spiega Bignotti a Lecco Channel News -. La posizione in campo non è importante, dobbiamo sempre adattarci a quello che ci viene richiesto. Conta solo l’atteggiamento, mai il modulo iniziale. Quella con lo Scanzorosciate è stata una partita molto bella da parte di tutti. Si stanno ripetendo le stesse cosa dell’andata.»
Certo è che il Lecco visto mercoledì era in uno stato psicofisico difficilmente preventivabile: «Stavamo cercando quel “qualcosa in più” che forse abbiamo trovato. Prima della gara avevamo toccato il fondo, era il momento di risalire e non di scavare. Siamo andati in campo tralasciando tutti i problemi che c’erano prima della partita, con la Bustese sarà la “prova del nove”. Tutto è ancora in gioco, ci sono 27 punti da fare.»
Allora la classifica si guarda nello spogliatoio: «Un’occhiata gliel’abbiamo data, è normale dopo un periodo così negativo. Dobbiamo però avere sempre la mentalità di mercoledì, senza andare oltre con i pensieri.»