Corteggiano, Rea, Scaglione e Bertani saranno sicuri assenti per Calcio Lecco-Pergolettese.
Il rinvio della gara, insomma, non ha prodotto grandi recuperi in casa bluceleste; motivazione, questa, per cui Tacchinardi avrebbe voluto giocare la partita il 4 marzo, come da calendario. L’unico, tra quelli menzionati, che si pensava di poter riaggregare alla rosa era Angelo Rea, assente dalla scena bluceleste da Caravaggio-Lecco (3-1) dello scorso 4 febbraio, gara in cui venne espulso per doppia ammonizione. In realtà il difensore non è ancora recuperato dal punto di vista fisico e, salvo sorprese, dovrebbe non essere della gara con i cremaschi.
Oltre al napoletano è a rischio anche Pietro Zammuto, che nel pomeriggio ha svolto solamente degli esercizi a secco (senza l’utilizzo del pallone) insieme a Mauro Scaglione. Com’è noto, anche il torinese non è in perfette condizioni e già a Busto Garolfo giocò solo grazie a un’infiltrazione.
Diverso il discorso per Marco Moleri e Francesco Luoni, che sono pienamente recuperabili per la gara di domenica pomeriggio: i due hanno svolto gran parte della seduta prima di sottoporsi alle cure del massaggiatore Gandin, un buon segnale sul loro status fisico.
Da spiegare a parte il caso di Guido Corteggiano. Com’è noto, il centrocampista italo-argentino è fermo dall’inizio del girone di ritorno per un problema al piede sinistro che ne sta pesantemente riducendo l’utilizzo. Eccezion fatta per gli scampoli con Pontisola e Ciserano, 42 minuti in totale più deleteri che altro viste le conseguenze, non è stato praticamente mai nelle condizioni fisiche per poter scendere in campo. Nelle scorse settimane si è fatto produrre un plantare apposito, mentre lunedì ha svolto, a sue spese, a una radiografia che ha messo in mostra un altro segno sospetto, forse una microfrattura, che ha reso necessari ulteriori altri esami strumentali: nel pomeriggio il giocatore si è sottoposto a una risonanza magnetica presso l’ospedale “Galeazzi”.
In soldoni, di certo non sarà a disposizione per Lecco-Pergolettese, ma dovrebbe esserlo entro una ventina di giorni. Salvo terza ricaduta, che pregiudicherebbe ogni ulteriore discorso sul suo recupero.