È il giocatore che ogni allenatore vorrebbe con sè nei frangenti delle partite in cui l’energia conta più degli schemi, quando è necessario uno “strappo” per recuperare o per togliersi di dosso l’avversaria. Jacopo Balanzoni è senza dubbio il giocatore in copertina nella stagione appena chiusa del Basket Lecco.
Il lungo bluceleste è stato il migliore per rendimento della squadra di coach Massimo Meneguzzo, di fatto l’mvp del Girone B di Serie B insieme a Mattia Venucci (Faenza). Nella sua stagione troviamo – tra regular season e due gare di play-off – 18.63 punti di media, il 55.5% al tiro da due e il 46.2% da tre; il 62.6% dalla lunetta, 7.5 rimbalzi, in 32.2 minuti di gioco a incontro.
La salute ha portato la continuità
Balanzoni ha migliorato il proprio rendimento rispetto alle prime due annate in maglia bluceleste, anche grazie a una condizione fisica e di salute buona durante i nove mesi di campionato. A differenza degli ultimi due anni, il pivot del Lecco è riuscito infatti a evitare infortuni seri, soffrendo soltanto in inverno a causa dei classici mali di stagione. Niente che però lo abbia seriamente limitato, come dimostrano le 30 partite disputate sulle 32 totali.
Jacopo è così diventato il principale terminale offensivo negli schemi di Meneguzzo. La crescita è sotto gli occhi: 9.6 punti nella stagione 2015/16, 11.4 nel 206/17, fino ai 18.6 di quest’anno. Incremento anche per i rimbalzi rispetto alla stagione passata, con una partecipazione fondamentale alla fase difensiva della squadra e un’intensità – fisica, tecnica, mentale – che in alcuni momenti è parsa decisamente superiore al livello medio.
Per continuare a restare al top del girone, il Basket Lecco non potrà fare a meno di Balanzoni il prossimo anno. È lui il trascinatore, il riferimento in campo, l’idolo dei tifosi al Bione. La chiave sulla quale costruire la porta.
La stagione di Balanzoni in numeri
(grafica M. Bonacina)