Dalla scrivania al campo, passando da un ruolo inedito a uno ben conosciuto. Di certo, l’estate di mister Marco Gaburro è stata molto intensa.
Veronese, 45 anni compiuti da poco, domattina inizierà a costruire fisicamente la sua Calcio Lecco 1912. Il primo passo, quello delle visite mediche presso lo studio del dott. Maurizio Gevi, non lo vedrà protagonista primario, ma rappresenterà il primo contatto con il gruppo al completo, che inizierà a plasmare per farlo diventare una squadra.
Sulla carta, invece, l’ha già scritta, conducendo una campagna acquisti dal profilo decisamente alto, che ha portato all’ingresso di quindici nuovi giocatori. E non è finita qui, visto che a breve saranno coperti i pochi buchi ancora aperti nella rosa («Lunedì ufficializzeremo un giovane esterno sinistro»). Non parlategli, però, di titolari e riserve: la sua creatura dovrà saper cambiare pelle a seconda delle richieste, mantenendo ben saldo l’obiettivo finale. Vincere, chiaramente.
«Entusiasmo? A Lecco non basta»
«Abbiamo una responsabilità particolare, io come i giocatori, perchè la Calcio Lecco è un sistema a cui non basta l’entusiasmo iniziale – racconta Gaburro in un’intervista concessa a Lecco Channel News -. Si va oltre alle cose che si dicono sempre, bisogna aver ben chiaro chi siamo, dove siamo e dove dobbiamo arrivare. In città si vive una fase di grande attesa, è comprensibile un certo distaccamento dopo due anni entusiasmanti, percepisco comunque una grande curiosità e una grande passione, che in Serie D si respira quasi solo qui».
Una risposta i tifosi la daranno domenica sera, quando, alle ore 21, si terrà la presentazione ufficiale in piazza Garibaldi. Poi, sarà solo tempo di “pedalare”.
