Riccardo Capogna, 30 anni, 64 presenze e 27 gol in bluceleste.
Riparte da questo conteggio la carriera del centravanti romano con la maglia della Calcio Lecco 1912. Arrivato all’ombra del Resegone all’inizio della complessa stagione 2013/2014, si è fatto conoscere come uno dei centravanti più prolifici della categoria, centrando sempre l’obiettivo della doppia cifra e affindando anche le proprie doti come uomo-assist. Nella stagione di Gozzano è stato uno dei tasselli migliori della formazione di mister Marco Gaburro, contribuendo alla cavalcata verso il professionismo con 17 gol e 4 palle-gol in 36 uscite. Numeri che hanno convinto il presidente Paolo Di Nunno a riprenderlo con sè dopo le due stagioni così-così, per via dei risultati, di Seregno (68 gettoni di presenza e 24 marcature).
In bluceleste ci torna ancor più maturato: «Era un mio obiettivo personale tornare qui, questa piazza, anche se è una cosa che sentiamo sempre ripetere, merita altri scenari, dobbiamo essere bravi noi a portare in alto questi colori. I tifosi ci hanno riservato un’accoglienza che non ci aspettavamo, ci hanno fatto sentire il loro appoggio. Loro vogliono sempre la maglia sudata, noi siamo focalizzati sull’obiettivo».
Unire il gruppo in fretta è l’imperativo posto dal tecnico, che si avvarrà delle prestazioni di quattro elementi ex-Gozzano (oltre a Capogna, ci sono anche Carboni, Pérez e Carboni): «Tanti ragazzi li conoscevo già, perchè ci ho anche giocato contro in questi anni. E’ facile creare subito un gruppo, anche perchè questa è una squadra che sembra essere stata creata bene già alla base».
Speranza, questa, nutrita un tutto l’ambiente: per Ricky sarà anche il secondo assalto alla Serie C con il bluceleste addosso, dopo la promozione sfiorata nel 2015 per una questione di centimetri.