Va in archivio con bilancio positivo la prima sgambata della Calcio Lecco di Marco Gaburro.
Aldilà del mero risultato dell’allenamento in famiglia, che fa cronaca molto relativa, il 45enne tecnico veronese ha potuto valutare le qualità dei suoi, tanti dei quali giocavano insieme per la prima volta. A margine della gara, il manager bluceleste ha annunciato anche i prossimi ingaggi di Mattia Alborghetti e Stefano Ruiu, innesti “under” (dal 1998 in giù) di cui vi abbiamo dato conto in questi ultimi giorni. Entreranno a far parte di quella metà rosa che, spesso e volentieri, fa la differenza tanto e quanto gli “over”: per il momento Gaburro può sorridere per la verve mostrata da Moleri, che è ripartito a cento all’ora, Meneghetti e Silvestro, i più brillanti tra quelli schierati. Anche i promossi, dalla Juniores, D’Angelo, Biffi e Rossi non si sono disimpegnati in maniera negativa.
Per il tecnico è stata un’ora d’intenso lavoro, diviso tra due squadre da dirigere: «Avrei vinto comunque la partita – scherza ai microfoni di Lecco Channel News -. In fin dei conti questa non era un’amichevole, ma solo un allenamento; ero curioso di vedere qualche giocatore sul campo aperto, l’allenamento sullo stretto è molto diverso e si vedono altre qualità. Non avevo particolari aspettative, più che altro speravo che andasse tutto bene e non ci fossero infortuni. L’obiettivo, poi, era quello di trovare qualche giocata tra elementi che non si conoscono e martedì la gara contro la Val San Martino sarà sulla falsariga di quanto visto oggi, mentre domenica il test sarà diverso».
Ruiu e Alborghetti, dicevamo: «Sono giocatori che inseguivamo da tempo e che completano la rosa dei giovani. Manca solo un portiere, che chiuderemo lunedì o martedì, dopidichè avremo chiuso il cerchio. Conta anche il materiale umano a disposizione, avremo ulteriori dieci giorni per trovare eventuale altro. La squadra, comunque, è quella che avevo in mente all’inizio di questa avventura». Ed è già “un bell’andare”.