Andare in Serie C, più di ogni altra cosa. Riuscirci di nuovo, nel caso d’Ilario Guadagnin.
Il 19enne portiere di scuola Bassano è stato prelevato in estate dalla Pro Patria, squadra con cui ha conteso, sino a gennaio, il primo posto proprio al Lecco in cui si trova oggi. Tornato in giallorosso dopo l’esperienza bustocca, ha vissuto la fase della fusione con il rinato Lanerossi Vicenza Virtus e, poi, è stato chiamato da mister Marco Gaburro a raccogliere anche la sfida bluceleste: «Qui – spiega a Lecco Channel News – c’è una voglia di vincere sicuramente superiore rispetto alla “Pro”, mentre sono dei punti di contatto la forza della squadra e la voglia delle due piazze di vincere». Del resto, rivalità e recenti veleni a parte, entrambe hanno avuto storicamente una collocazione nei professionisti.
Quello del portiere è anche un ruolo in cui si migliora con l’andare degli anni. In particolar modo nelle uscite, pecca che tanti guardiani in tutto il mondo dimostrano di dover migliorare; di Guadagnin, in particolar modo dopo la gara di Sondrio, si è scissa la valutazione tra quanto fatto in porta e quanto mostrato fuori dai pali: «Sulle uscite ci stiamo lavorando con Locatelli, preparatore, per il resto “paro il parabile”». Sotto la colonna delle disattenzioni è invece da collocare il macroscopico errore commesso con la Virtus Bergamo: «Non ho visto Germani, che invece era molto pronto a livello atletico, ma fortunatamente non è successo nulla di grave. Ad Alzano, comunque, siamo migliorati rispetto alla gara con il Sondrio. Lavoriamo bene e ascoltiamo i “vecchi” Merli Sala, Carboni e Malgrati, che ci danno una grossa mano».