Silenzioso, raramente fuori posizione, ma decisivo con le sue verticalizzazioni: è la sintesi di Lecco-Folgore Caratese di Giancarlo Lisai.
L’esterno 29enne (che proprio domenica ha compiuto gli anni), prelevato dall’Arzachena, dopo una fase di preparazione un po’ turbolenta, è stato schierato da titolare nella gare contro Virtus Bergamo e brianzoli, di cui è un ex: posizionato al fianco destro del metodista Jordan Pedrocchi, ha fornito giocate e “strappi” verso la porta avversaria. Preso principalmente per fare l’esterno offensivo, ha dimostrato di poter dare un ottimo contributo anche nel ruolo di mezz’ala grazie a una visione di gioco non indifferente. Nel corso del debutto al “Rigamonti-Ceppi” ha toccato i palloni che hanno messo Draghetti e Merli Sala in posizione di sparo: più casuale il primo, valorizzato in maniera decisiva dall’arcobaleno dell’esterno di scuola Bologna, certo, ma comunque dimostrazione di quanto importante sia essere al posto giusto nel momento giusto.
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La prestazione di Lisai va valutata anche attraverso altre due giocate: a metà primo e secondo tempo, con il Lecco proteso in avanti per cercare la marcatura del raddoppio, ha mostrato di essere dotato di velocità di pensiero e precisione nel lancio a media e lunga gittata; a beneficiarne sono stati Moleri, via D’Anna, e Capogna, messi nelle condizioni di essere decisamente pericolosi dalle parti di Rainero.
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In una domenica in cui il (giustamente) lodato Segato è stato posizionato al fianco di Merli Sala per tamponare l’emergenza difensiva, la gestione della verticalità negli ultimi trenta-quaranta metri di campo è passata dagli educati piedi di Lisai. Vero è che a Inveruno dovrebbe tornare in campo il diez Pèrez, ma mancheranno sia Moleri che Pedrocchi: le prestazioni del sardo da interno di centrocampo possono far dormire sonni tranquilli a Gaburro. Con buona pace di chi lo vede schierato in un ruolo non suo, nonostante lo storico della carriera dica un’altra cosa.
