Giancarlo Lisai è l’emblema della versatilità che regna sovrana in casa Calcio Lecco 1912.
Il 29enne giocatore sardo, scelto da Gaburro per giocarsela con i “vecchi” D’Anna e Draghetti e i giovani Caraffa e Silvestro, si è ritrovato praticamente sin da subito, da Virtus Bergamo-Lecco, a giocare nel ruolo di mezz’ala. Un ruolo che non è naturalmente suo, ma che ha ben imparato a fare soprattutto nel corso dell’ultima esperienza all’Arzachena, in Serie C; è stato il primo elemento a tamponare una falla creatasi per l’assenza di un comagno (nel caso specifico Pèrez) e, con il passare del tempo, è cresciuta in modo deciso anche la sua condizione fisica, decisamente diversa da quella traballante avuta, causa influenza e ricadute, dalla fine del ritiro e oltre.
Già ben inseritosi in città, conosciuta anche attraverso la visita di gran parte dei “Luoghi Manzoniani”, francamente una rarità, aspetta il momento in cui potrà far vedere il meglio della casa largo sulla fascia, destra o sinistra che sia: «Ma al momento c’è questa necessità e io mi adatto volentieri – spiega Lisai a Lecco Channel News -. Quando sarà il momento, tornerò al mio posto». A Inveruno il Lecco ha dato il meglio dal punto di vista dall’adattamento: con il sardo e Segato ha giocato Andrea Malgrati, che, come vi abbiamo già raccontato, è tornato a giostrare come metodista dopo anni in cui aveva messo le tende solo nella terza linea.
Domenica tornerà sicuramente Moleri, non sarà a disposizione Pedrocchi, mentre sono ancora da valutare le condizioni di Pèrez, che dovrebbe sostenere una sorta di provino della nuova soletta nel pomeriggio odierno, ma Gaburro e i tifosi del Lecco possono sicuramente star tranquilli.