Mattia Poletto è stato l’escluso a sorpresa di Inveruno-Lecco.
Eravamo praticamente certi della sua presenza nella formazione iniziale scesa in campo nel Milanese, eppure mister Marco Gaburro ha scelto di collocare capitan Andrea Malgrati nel trio di centrocampo con Segato e Lisai. Una decisione conservativa, che però ha pagato profumatamente in termini di solidità; a farne le spese è stato Mattia Poletto, provato e riprovato nel corso della settimana antecedente come interno di destra. Ruolo, quello, che sta imparando sotto la gestione del tecnico veronese dopo il biennio da titolare a Tamai. Lì, infatti, era solito giostrare come regista, stessa posizione in cui è stato provato nel corso del precampionato bluceleste.
«Il mister non voleva rischiare nulla, a Inveruno – spiega Poletto, classe 1998 di scuola Inter, a Lecco Channel News -, ma sono sicuro che arriverà anche la mia occasione per dimostrare ciò che so fare». Fin qui ha trovato spazio subentrando dalla panchina, dando anche una buona impressione durante Lecco-Folgore Caratese. Qualche boccone amaro, nel corso della crescita in un reparto così ben fornito e versatile, è verosimilmente conscio di doverlo mandare giù. Nei primi due mesi l’obiettivo promozione è stato anteposto a qualsiasi personalismo e risultati arrivati dal campo hanno indicato che è la strada giusta per arrivare a casa base con il bottino pieno in mano.