Scontro impegnativo per i ragazzi di Sebastian Damiani alla ripresa del campionato. Il coach: «Con la capolista vogliamo capire a che punto siamo»
Il prato del Bione non sarà ghiacciato, come accaduto invece per gran parte dell’inverno. E per il Rugby Lecco, squadra che cerca di mettere in campo un gioco veloce e propositivo, è sempre una buona notizia. Meno buona è l’avversaria, che sarà la capolista Lumezzane.
Domenica (h 14.30) in riva all’Adda arriva una compagine, quella bresciana, che guarda tutti dall’alto, imbattuta nel Girone 1 di Serie B. «In queste due settimane di pausa abbiamo impostato un lavoro di carico atletico – spiega il coach lecchese Sebastian Damiani – iniziando a provare movimenti diversi che in questa seconda fase di campionato metteremo in campo. I ragazzi hanno fatto un po’ di fatica all’inizio, ma sono pronti per provare almeno due nuove situazioni di gioco. Lo scontro con Lumezzane è un punto di riferimento per capire a che punto siamo. Vedo nei miei l’atteggiamento giusto per un appuntamento tanto importante».
I bresciani? «Dominano fisicamente»
Per il Lecco non sarà facile sperimentare perché Lumezzane è una vera e propria corazzata a livello fisico. «Loro hanno un pacchetto di mischia molto pesante, giocatori con grande esperienza in Serie A. Non hanno molto ritmo, provano a dominare fisicamente l’avversario e possiedono un ottimo calciatore. Dovremo stare attenti alle situazioni di drive, mi aspetto tanta difesa e placcaggi, occorrerà disciplina ed essere concentrati al massimo».
Qual è a questo punto l’obiettivo realistico per il Lecco? «Siamo lì – spiega Damiani – Il quarto o anche il quinto posto, per una realtà in crescita come la nostra, sarebbe giusto. Ancora non siamo a quel livello, ma la classifica è corta. Basta una vittoria o una sconfitta per scalarla o per crollare. Credo che Lumezzane verrà qui per fare cinque punti, preparato sul nostro tipo di gioco. Sono tutti più consapevoli della nostra forza rispetto all’andata. Noi dovremo cercare di uscire subito dalle situazioni che ci proporranno».
