Contro il Savona, la Calcio Lecco 1912 ha ritrovato Fabrizio Carboni.
Il 25enne difensore centrale ha rimesso piede in campo a oltre due mesi di distanza dall’ultima volta (8 dicembre), schierato a fianco dell’inossidabile capitano Andrea Malgrati al posto dello squalificato Ivan Merli Sala. Tra loro due, l’ex capocannoniere Francesco Virdis ha avuto poco da dire e fare: pochissimi i palloni toccati dal 34enne, praticamente tutti spalle alla porta. Del resto la squadra bluceleste rimane la miglior difesa del Girone A, praticamente impenetrabile senza il presentarsi di cali di concentrazione. Da Virdis a Baudi, seduto sul trono del bomber più prolifico e principale fonte di gol (oltre il 50%) della Fezzanese grazie alle sue sedici segnature in venti partite.
«Erano più di due mesi che non giocavo, sentivo la mancanza del campo – si racconta Carboni a LCN -. Abbiamo affrontato il Savona, una squadra forte, con un attaccante importante che non ha però fatto molto. Pubblico? C’era una cornice spettacolare, non ce ne aspettavamo così tanti, vorremmo fosse sempre così perchè in mezzo al campo li sentiamo e ci aiutano a vincere».
Ora “via” a una trasferta molto impegnativa, in quella Liguria dove il Lecco non ha mai vinto: «Sarà difficile, strappare i punti da quelle parti è sempre dura. Ci stiamo preparando al meglio, dobbiamo andare con un solo obiettivo, quello della vittoria». Per Carboni la chiusura di un ciclo: nella gara d’andata si procurò la lesione al menisco inizialmente non operata, tenuta sotto controllo fino al big match con la Sanremese e poi divenuta obbligatoriamente destinataria dell’intervento chirurgico in artroscopia.