Suggestiva intervista al capitano della squadra biancoblu a 360° sulla pallacanestro e sulla sua esperienza di giocatore
Matteo Marinò, cuore di capitano. Il numero 13 della Np Olginate si è “messo a nudo” in un’intervista postata sulla pagina Facebook della squadra del direttore generale Fabio Ripamonti.
Cosa significa per te la pallacanestro?
«La pallacanestro per me è passione, che fin da piccolo ti spinge a fare sacrifici. Magari ci sono gli amici che ti seguono di uscire e tu devi andare in palestra ad allenarti. È tanto divertimento, è uno stile di vita, perché ti insegna a stare in gruppo, a rispettare delle regole».
I momenti più belli?
«Quando sono tornato a giocare la prima partita dopo la rottura del tendine di Achille, molto emozionante. Il secondo momento è stata la promozione in Serie B di due anni fa».
Cosa significa giocare nella Np Olginate?
«Giocare in una società ambiziosa, con le idee chiare. Una società attorno a cui lavorano persone che ci mettono il cento per cento di se stessi, la stessa passione che ho io. Portare quella maglia è un motivo di orgoglio e di rappresentanza di queste persone. Quando scendi in campo non lo fai solo per te stesso ma per tutti, cercando di dare soddisfazione a tutte le persone di Olginate. Si ottiene un risultato positivo quando tutti remano nella stessa direzione».
Cos’è essere capitano per te?
«È una bella responsabilità, devi cercare di essere sempre positivo, magari devi essere il primo a spronare il compagno quando è in difficoltà, ed essere sempre felice per tutto il gruppo. Una squadra è composta da dieci elementi, io sono uno di dieci. Siamo tutti sullo stesso livello».