Non è mai facile imporsi in una squadra lanciata verso la promozione in Serie C. Assimilare la mentalità vincente, elevando la propria esperienza da giovane fino al livello dei “grandi”, peraltro di altissima qualità. E, diciamocela tutta, inizialmente Samake qualche volta il naso l’aveva anche fatto storcere, ancora un po’ immaturo nella fase difensiva; poi, affiancato da capitan Malgrati e migliorato dal lavoro quotidiano, si è “portato in pari”, sfruttando fino in fondo la chanche datagli da mister Gaburro e dai concomitanti infortuni dei lungodegenti Corna, Magonara e Ruiu; situazione di non facile gestione, perchè un’apparente poca concorrenza può provocare anche un appiattimento delle prestazioni.
Invece, il 19enne terzino sinistro ha aggiunto anche la prima promozione tra i professionisti alla Coppa Italia Primavera vinta da protagonista con la maglia del Torino; quattordici presenze e un assist, dodici vittorie e due pareggi: niente male per uno buttato tra gli squali della Serie D con la patente da “grande” appena acquisita.
La prossima tappa del percorso di crescita sarà a Ligorna: «Il campo là è decisamente diverso da quello a cui siamo abituati. Non ci fermeremo di fronte a niente e nessuno». Dicevamo dei passi in avanti, fino alla gloria di Borgaro Torinese: «Sono cresciuto moltissimo in questi mesi, il “grazie” lo devo soprattutto a Malgrati, piano piano sono migliorato nel posizionamento e non solo. Vincere fa sempre piacere, io sono molto felice, ma tutto è già passato e guardo già al futuro. Rimanere? Mi piacerebbe, sono fiero di giocare con questa maglia».
