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Salvezza Basket Lecco: spalle al muro, la squadra ha alzato il livello

Nel play-out vincente con Lugo, la squadra di coach Bartocci ha ottenuto di più da tutti i suoi giocatori: dal capitano-esempio Cacace, da chi aveva chiuso la regular season sotto tono, dai più giovani

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Gli infortuni di Lugo, la superiorità tecnica, le due partite su tre in casa: tutti vantaggi indubbi per il Basket Lecco che ha strappato la salvezza vincendo 3-0 la serie di play-out. Ma non sono state le uniche chiavi di volta. Perché alla vigilia della prima partita chiunque, fra tifosi e addetti ai lavori, era stato sfiorato dallo stesso pensiero: «Questa squadra è fragile psicologicamente e, messa spalle al muro, senza una svolta nervosa rischia di andare in difficoltà contro qualsiasi avversaria».

La scossa, per fortuna, è arrivata. Quasi tutti i giocatori del roster bluceleste hanno alzato il proprio livello rispetto alla regular season, sia in termini di cattiveria agonistica sia in termini di puro fatturato cestistico.

Il capitano trascinatore

Il capitano Alberto Cacace è tra i giocatori che più hanno elevato il proprio rendimento, cosa accaduta già nel corso della stagione regolare. Nelle tre partite contro Lugo, Cacace ha tirato da due con il 71% (12 canestri su 19 tentativi!), con una media di circa 8 rimbalzi a partita (23) quasi equamente distribuiti fra attacco e difesa.

Bene anche Federico Di Prampero che ha tenuto una media punti di 9.7, superiore a quella della regular season (7.8), con l’83% da due, il 27% da tre, 5 rimbalzi di media e 3.3 assist. Silenziosamente ha alzato il livello Luigi Brunetti che ha realizzato 10.3 punti e 6.3 rimbalzi contro 7.6 e 5.3 delle precedenti 30 gare.

Gli “strappi” di Teghini

Lecco ha avuto tanto da Michael Teghini, in termini di numeri – 10.3 punti, il 52% dalla distanza, 4.7 assist – ma soprattutto di leadership, con lo “strappo” decisivo nel momento di difficoltà in gara 2 al Bione, dopo un pessimo primo tempo. Leggermente sotto gli standard statistici Juan Manuel Caceres e Roberto Marinello (anche per via di un minutaggio più contenuto), comunque molto preziosi in alcuni frangenti importanti delle tre partite.

Gli Under non hanno deluso: 6 punti di media per Mattia Molteni, 9.3 per Luca Rattalino, 11 per Riccardo Chinellato che ha ricevuto un minutaggio più ampio rispetto al campionato, 17.7 contro 14.7, e ha più che raddoppiato il suo score realizzativo (5.2 punti in stagione regolare). Coach Maurizio Bartocci, che ha fatto fatica a “domare” in corsa questa squadra da lui non costruita a inizio stagione, alla fine ha raggiunto l’obiettivo di ottenere una reazione dai suoi. Meglio tardi che mai.

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