Martina Martinelli sarà l’opposto dell’AcciaiTubi Picco Lecco anche nel corso della stagione 2019/2020. La giocatrice bergamasca classe 1994, dopo il positivo debutto in Serie B1, proseguirà il suo rapporto con la società biancorossa, guidata dal confermato coach Gianfranco Milano. Prelevata un anno fa dalla Tomolpack Marudo, ha disputato una superba prima parte di stagione, prima di venir limitata da uan distorsione alla caviglia che le hanno tolto la continuità fin lì avuta e, di conseguenza, ne hanno abbassato un po’ smorzato l’impatto. Si tratta del terzo rinnovo effettuato dal diesse Alippi dopo quelli già confermati di Arianna Lancini e Rachele Mainetti.
La nuova annata può essere quella della definitiva esplosione: «Sono più consapevole dei miei mezzi dopo l’anno scorso, oggi so di poter giocare a un livello di alta Serie B1. Un anno fa avevo più dubbi rispetto a quelli attuali, certamente. Fisicamente sto bene, una distorsione alla caviglia può capitare spesso; fortunatamente è stato risolta velocemente, ma è servito molto tempo per tornare al 100%. La trattativa per il rinnovo? E’ stata molto semplice, questo è un ambiente dove posso crescere e imparare ancora, quindi non ci sono stati dubbi da parte mia».
Martinelli avrà a che fare con un gruppo rinnovato: «Mi aspetto che le mie prossime compagne abbiano voglia di lavorare, che cerchino di raggiungere gli obiettivi e di poi di superarli. Ferrario, Stomeo e Santini mi hanno insegnato tanto, ho avuto la fortuna di poter condividere con loro un anno splendido, gli auguro tutto il meglio che possono avere e di raggiungere grandi soddisfazioni anche nella loro vita fuori dal campo».
A 25 anni la bergamasca potrebbe essere una degli elementi più esperti della rosa. Una di quelle chiamate, per capirci, anche ad alzare l’asticella nei momenti più duri: «Per il momento non ci sto pensando, non avevo mai avuto la possibilità di giocare con gente molto più esperta di me fino all’esperienza con la Picco; in ogni caso non ho mai avuto problemi a essere una delle più “vecchie” del gruppo. Noi cerchermo di fare gruppo, come accade in tutte le squadre, e di lavorare al meglio delle nostre possibilità».