Tra i “capi d’imputazione” che i tifosi della Calcio Lecco 1912 hanno rivolto al patron Paolo Di Nunno dopo la gara con la Pianese, c’è stata anche l’amicizia con l’ex arbitro internazionale Gianluca Paparesta. Tra i due il rapporto ha radici che risalgono a un periodo precedente rispetto all’acquisizione della società di via Don Pozzi da parte dell’attuale presidente bluceleste.
L’esser tirato in mezzo alla questione non è andato giù all’ex proprietario del Bari, presente al “Rigamonti-Ceppi” per la gara con i toscani e contestato dai tifosi blucelesti lo scorso maggio: «Io e la Calcio Lecco non c’entriamo niente – spiega Paparesta al telefono -. Non voglio più essere tirato in causa, da voi e da altri, su questo argomento. Ho un altro incarico al Palermo, vengo allo stadio quando non sono in Sicilia, certo, ma solo perché è il presidente Di Nunno a invitarmi e non per altri motivi. Non ho la paternità di ciò che accade in quell’ambiente».
Una netta presa di posizione rispetto ai tumulti di piazza e a quanto scritto, soprattutto nel corso delle ultime settimane.