Nel Golfo di Lecco tutto è pronto per lo spettacolo dell’Interlaghi. La 45^ edizione del Campionato Invernale velico andrà in scena nel weekend del 2 e 3 novembre: sei prove, tre al giorno, cercando l’aiuto e la spinta di Tivano al mattino e Breva nel pomeriggio. Sono già iscritte 40 imbarcazioni, se ne attendono più di 50 a darsi battaglia, leale e sportiva, nelle classsi J24, H22, Fun, Meteor, Orza 6, Orc A+B e C.
La presentazione ufficiale si è svolta questa mattina, sabato, in Canottieri: presenti, oltre al giornalista Marco Corti che ha introdotto, il presidente Marco Cariboni, l’organizzatore Giuseppe”Banfo” Banfi e Davide Casetti, rappresentante della classe H22 (la più folta flotta sul Lago di Como) ma anche dell’associazione Fly Angels e del progetto #plasticrightway.
Confermata partnership con Fly Angels
Ancora una volta, infatti, l’Interlaghi affianca all’aspetto agonistico importanti temi sociali. Confermata per il quarto anno consecutivo la collaborazione con Fly Angels onlus, con l’intento di raccogliere fondi per il trasporto aereo di bambine e bambini gravemente malati. Lo scorso anno Interlaghi contribuì al viaggio di una bimba con gravi problemi motori.
Importante sarà anche il progetto relativo alla plastica. La Canottieri, com ha confermato Cariboni, diventerà dal 1° gennaio «plastic free su richiesta del consiglio direttivo. La plastica impossibile da riciclare non potrà più entrare nel nostro circolo». Con #plasticrightway anche l’Interlaghi lo sarà: verranno posizionati appositi contenitori per raccogliere le bottigliette d’acqua Pet e riciclarle, all’insegna dell’economia circolare. Un’attenzione, quella per l’ambiente, fondamentale anche per l’assessore allo Sport Roberto Nigriello.
Cariboni ha infine rammentato un altro aspetto, quello del fair play, che deve necessariamente andare di pari passo all’agonismo: «Non verranno tollerati atteggiamenti antisportivi, pena l’esclusione. La Canottieri e l’Interlaghi seguono i dettami del Panathlon per quanto riguarda il fair play: prima che bravi atleti bisogno essere brave persone».