Gara dei sedicesimi di finale di Coppa della Divisione per i Saints Pagnano, conquistati tre settimane fa grazie alla vittoria nel derby col Lecco: l’avversario è il fortissimo Kaos Mantova, formazione militante nella massima serie. Una bella occasione per i giocatori meratesi di confrontarsi con una squadra di elevata caratura, impreziosita ancor più dal fatto che il match si disputi tra le mura amiche. La sfida non tradisce le attese, forse le supera anche, e regala spettacolo dal primo all’ultimo istante. Alla fine la spuntano gli ospiti, che si impongono per 7-4, ma con tanta, tanta fatica, grazie all’enorme cuore messo in campo dai ragazzi di Lemma.
Nel primo tempo la doppietta di Mauri fa volare i Saints, poi Mantova pareggia i conti
Coach Lemma parte col quintetto composto da Lovrenčič, Marabotti, Mauri, Zaninetti e Mejuto, mentre gli ospiti si schierano per lo più con seconde linee. Dopo due minuti e mezzo, Luca Mauri porta in vantaggio i padroni di casa, con una conclusione che batte Prado: gol con dedica per il capitano, che esulta mostrando una maglia numero 7 col nome “Hierro”, così come era conosciuto da tutti Patrik Frigerio, giocatore di calcio a 5 scomparso nei giorni scorsi, per una malattia che non gli ha purtroppo lasciato scampo: momento da brividi, nel quale tutto il palazzetto, gremito anche da tanti suoi amici ed ex compagni di squadra, si è unito in un applauso scrosciante a lui dedicato. Lo stesso capitano per questa gara ha indossato, anziché la sua consueta casacca numero 11, il 7, solitamente sulle spalle di Zaninetti.
I Saints, galvanizzati dalla rete del vantaggio, continuano a macinare e trovano addirittura il raddoppio, sempre con lo scatenato Mauri, stavolta favorito da un non impeccabile Prado. Il Mantova inizia allora a rimescolare le carte e mandare in campo l’artiglieria pesante, per rimettere a posto le cose: la qualità a disposizione di mister Milella non è di certo indifferente, in un roster che vede un “dominio” brasiliano, per ben i 2/3 dei giocatori. Dimas colpisce un palo, dopo il quale è fondamentale l’intervento del giovane Cardinali, bravo a salvare un tap-in che sembrava già scritto. Nulla si può però al 15′ su Parrel, rapido a correggere in rete la battuta del nazionale finlandese Jukka. Un’altra discesa di Dimas, a due e mezzo dall’intervallo, porta alla sfortunata autorete di Marabotti, per il momentaneo 2-2.
Nella ripresa Mantova allunga, ma i Saints la riprendono e mandano il match ai supplementari
Lemma ricomincia con Solosi, D’Aniello, Zaninetti, Mauri e Mejuto. Spazio per tutti i santi, già nella prima frazione, con il contributo in campo anche del promettente giovane Zumbo e del sempre affidabile Personeni. Mantova parte forte, aggrappandosi alla propria qualità, e riesce a completare la rimonta dopo poco più di cinque minuti, col facile sigillo di Dimas a porta sguarnita, dopo il palo colpito dal forte paraguayano Salas. Alla metà della seconda frazione, gli ospiti trovano il +2, nuovamente con Parrel, in gol su suggerimento ancora una volta di Dimas.
A questo punto è forte il rischio di sciogliersi, di non crederci più, ma la truppa meratese non molla: al 12′ Carabellese gioca una rimessa rapida per Assi che scarica il rete il bolide che vale il 4-3, e riporta entusiasmo ai Saints, a una sola lunghezza dal potenziale pareggio. Solosi tiene in piedi più volte i suoi con diversi interventi prodigiosi, e a due minuti dal termine Lemma schiera Assi come portiere di movimento.
Quando il tabellone segna un minuto al termine, Zaninetti fa esplodere di gioia il palazzetto, siglando il meraviglioso 4-4 che pareggia i conti. Le emozioni non sono di certo finite, e negli ultimi istanti di gara succede di tutto: a undici secondi dal gong, Solosi compie un autentico miracolo su Mateus; i Saints ripartono, Mauri imbuca alla perfezione per Zaninetti, il cui tiro spacca la traversa, e strozza in gola l’urlo di gioia dei tifosi Saints, che hanno accarezzato, per un momento, un finale da favola, ma è 4-4.
Si va ai supplementari: nei primi cinque minuti i Saints resistono, nei secondi Mantova riesce a vincerla
Il primo tempo supplementare non vede grandi emozioni, e sono i padroni di casa a godere delle migliori occasioni nei cinque minuti: deliziosa la giocata in pallonetto di Mejuto, che lascia di sasso Prado ma si spegne a lato. Nel secondo supplementare, Mantova colpisce dopo un minuto, con l’incontenibile Farrel. Subito dopo, Zaninetti potrebbe riequilibrare immediatamente, ma la sorte non è ancora una volta favorevole, e l’incrocio dei pali gli nega la doppietta. Arriva invece addirittura il poker personale per il fortissimo Parrel, che chiude praticamente i giochi, a due minuti e mezzo dal termine. Lemma opta per D’Aniello portiere di movimento, ma è Mantova a colpire nuovamente, a due secondi dalla sirena, con la conclusione dalla distanza di Dimas a porta sguarnita, per il 7-4 ospite finale.
I Saints chiudono stremati: hanno dato tutto, cuore e anima, contro una corazzata di serie A come il Kaos Mantova, trascinando la gara ai tempi supplementari, e cedendo solo nell’ultimo tempo supplementare, nel quale c’era comunque stata la possibilità di colpire. Prestazione encomiabile, che ha sicuramente tolto tanta benzina dalle gambe dei giocatori, ma ne ha messa certamente molta di più sotto il profilo mentale, e potrà servire per affrontare al meglio il prosieguo di campionato.
Coach Lemma: «Dobbiamo essere orgogliosi per quello che abbiamo fatto»
Il tecnico meratese rende onore ai propri calciatori, al termine di una gara pazzesca: «Forse è la mia sconfitta più “bella” da allenatore. Sono veramente orgoglioso di quello che hanno fatto i ragazzi».
Prosegue Lemma: «Era una partita difficile da approcciare, contro una squadra di categoria superiore, che nell’amichevole precampionato ci aveva bastonato. Abbiamo perso solo ai supplementari, con anche una traversa a quattro secondi dal termine dei regolamentari, e un’altra sul 5-4 nel secondo supplementare».
Chiusura ancora con parole al miele per i propri ragazzi: «I ragazzi sono stati veramente bravi. Sono dispiaciuto soprattutto per loro. Dispiace perdere, anche contro un avversario così forte, ma dobbiamo solamente essere orgogliosi per quello che abbiamo fatto».