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Calcio Lecco, con il Renate per rompere la “X”. D’Agostino: «Non sono lì in alto per caso»

Il tecnico bluceleste: «Dobbiamo essere gelosi del nostro stadio e farlo diventare un fortino. Voglia e determinazione per superare i nostri problemini»

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E’ particolare la storia che lega la Calcio Lecco 1912 al Renate. Se, per storicità e ed enfasi, le due realtà poco c’azzeccano, sono vari i tasselli passati da una parte all’altra della barricata nel corso degli anni. Sotto l’egida dell’Aquila troviamo capitan Andrea Malgrati, domenica squalificato, e Jacopo Scaccabarozzi, che delle Pantere sono stati entrambi capitani e simboli nel passato recente; in Brianza stanno avendo fortuna, invece, Oscar Magoni, oggi diesse dei nerazzurri ma non troppi anni fa odiato allenatore dei blucelesti, e una proprietà che tentò di replicare, senza successo, il proficuo modello renatese anche all’ombra del Resegone; nello staff trovano posto anche Esteban Anitua, Gioacchino Adamo e Maurizio Monguzzi. In segreteria, poi, opera Ivan Corti, per oltre una decade al lavoro in via Don Pozzi.

In campo Lecco e Renate se le sono sempre date, ma si sono quasi sempre sempre equivalse: quattro sono in pareggi che hanno contraddistinto le stagioni 2010/2012, mentre la serie si era aperta in maniera netta in Coppa Italia di Seconda Divisione nell’agosto 2010 (0-3, doppietta di Veronese e gol di Anastasi). Oggi il mondo pare capovolto: i nerazzurri sono una realtà solidissima della terza serie, mentre i blucelesti sono ancora in cerca d’autore.

«E’ una squadra che sta bene e non a caso si trova là in alto – spiega mister Gaetano D’Agostino a LCN -. Siamo consapevoli di affrontare una buona formazione, ma giochiamo in casa e dobbiamo volere i tre punti. Bisogna avere gelosia e senso di appartenenza rispetto a casa nostra, il “Rigamonti-Ceppi” deve diventare il nostro fortino. Stiamo lavorando anche su questo, dobbiamo cogliere punti pesanti per la classifica in casa nostra. La voglia, la determinazione e l’umiltà devono sopperire ai problemini che abbiamo, domenica giocherà la squadra che riterrò più opportuna, soprattutto dal punto di vista mentale. Del resto non m’importa».

Aldilà degli interpreti che mancheranno, soprattuto in difesa, il Lecco oggi è una squadra in fiducia. Rispetto a Carrara qualcosa potrebbe cambiare in funzione della mentalità mostrata dall’avversario: «Qualcosa da cambiare dal punto di vista dell’atteggiamento ci sta, ma senza che la squadra perda l’identità che sta creando. Il calcio è fatto di duelli da vincere: Carrarese e Renate sono temibili, ma vogliamo esserlo anche noi».

E, certamente, la fiducia nasce anche dall’aver trovato un “undici” di massima: «C’è qualche ragazzo che gioca meno e si è fatto trovare pronto. Ne sono molto contento, sono pedine importanti e danno fastidio a chi si ritiene più titolare. La concorrenza è importante negli allenamenti, ma voglio qualcosa di più dal punto di vista caratteriale, lo dico perché i ragazzi l’hanno nel loro potenziale».

Lecco-Renate: i convocati

Mister D’Agostino non avrà certamente a disposizione capitan Andrea Malgrati a causa della squalifica per somma di ammonizioni. Da valutare fino in fondo le condizioni di Alessandro Bastrini, mentre sarà ancora out Andrea Migliorini.

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