
Altre grane in casa Calcio Lecco 1912. Gli occhi della Procura Federale della Federazione Italiana Giuoco Calcio si sono soffermati, ancora una volta, sulle vicende blucelesti. Nello specifico la società e l’ex presidente Paolo Di Nunno, all’epoca dei fatti ancora in carica, sono stati deferiti per delle violazioni agli adempimenti previsti dal Manuale delle Licenze Nazionali relative all’anno 2019/2020.
Nello specifico, non è stata data comunicazione delle verifiche attestanti «la solidità e la sicurezza dell’impianto “Rigamonti Ceppi” di Lecco».
Di Nunno e Calcio Lecco deferiti: il comunicato
Il Procuratore Federale, a seguito di segnalazione della Commissione Criteri infrastrutturali e Sportivi-Organizzativi presso la FIGC, ha deferito al Tribunale Federale Nazionale Sezione Disciplinare:
1) Paolo Leonardo Di Nunno, all’epoca dei fatti Presidente e legale rappresentante della Società Calcio Lecco 1912 Srl, per rispondere della violazione dell’art. 4, comma 1, del CGS, in relazione al mancato rispetto dell’adempimento previsto al Titolo II – Criteri Infrastrutturali – lettera A), punto 3), del Manuale delle Licenze Nazionali per la Serie C 2019/2020, pubblicato con C.U. n. 101/A del 17.04.2019 (come modificato dal C.U. 131/A del 24.05.2019), per non aver depositato, entro il termine del 17.06.2019, previsto dalla normativa federale, le risultanze delle verifiche – favorevoli nonché prive di limitazioni sull’agibilità dell’impianto antecedenti il termine della stagione 2019/2020 – della competente Commissione di Vigilanza sui Locali di Pubblico Spettacolo, attestanti, ai sensi dell’art. 80 del T.U.L.P.S., la solidità e la sicurezza dell’impianto “Rigamonti Ceppi” di Lecco;
2) La Società Calcio Lecco 1912 SRL, per rispondere a titolo di responsabilità diretta, ai sensi dell’art. 6, comma 1, del CGS, per il comportamento posto in essere dal proprio legale rappresentante come sopra descritto.
