La sfida tra Renate e Lecco di sabato 7 novembre dovrà dare delle risposte alla compagine bluceleste. Le Aquile al “Moccagatta” hanno preso il classico brodino caldo, tornando a muovere la classifica dopo due sconfitte consecutive, tra cui quella pesante con il Piacenza: gli effetti di determinati risultati non si vedono mai al termine della stessa gara, ma, piuttosto, all’interno di quella successiva. Seppur accompagnato da polemiche e critiche, quello ottenuto con la Juventus U23 dovrà per forza di cose diventare un buon punto, un modo per mettere benzina nel motore dell’autostima.
La classifica, se non altro, è stata qualcosa di simile al regno del ciapanò: tra prima e ultima, pur non tutte con le stesse gare, si sono solamente tredici punti di distanza; il Lecco stesso è a due lunghezze dalla Pro Vercelli capolista (7 partite). In attesa di riavere tutti i tasselli a propria disposizione, mister D’Agostino dovrà fare di necessità virtù, proponendo delle variazioni sul tema che possano permettere di aver ragione su un avversario generalmente ben organizzato con il Renate: i nerazzurri lo scorso anno andarono a nozze al “Rigamonti-Ceppi”, giocando di rimessa e colpendo in due occasioni. Un monito da tener bene in considerazione nella preparazione della gara, ormai alle battute finali: di certo ci sarà da buttare il cuore oltre l’ostacolo, lasciando anche in secondo piano tattica ed estetica.