Non sono bastate le due vittorie ottenute con Novara e Grosseto a far venire il buonumore a Paolo Leonardo Di Nunno, patron e amministratore delegato della Calcio Lecco 1912. Il proprietario della società bluceleste, infatti, è tornato a parlare e rilasciare dichiarazioni a 360°, che vanno dalla squadra a, soprattutto, alla necessità di avere un supporto da parte del tessuto imprenditoriale del territorio che rappresenta, passando anche per la recente eletta Amministrazione comunale.
«Spesi 11 milioni in questi anni»
Il patron Di Nunno ha fatto sintesi degli investimenti fatti in questi anni, tra calciatori, staff tecnici, dirigenti, ristrutturazione dello stadio e costi accessori: «Io ho speso più di 11 milioni nella Calcio Lecco e non riesco ad andare avanti da solo in queste condizioni, perché devo pensare anche al futuro della mia famiglia. Sono in difficoltà, o mi date una mano o sono costretto a lasciare il Lecco e il calcio anche perché nessuno si muove per darmi una mano, eccezion fatta per qualcuno. Questo è l’ultimo avviso che faccio agli imprenditori lecchesi e alla gente di Lecco. Mi rivolgo anche al Comune di Lecco, dal quale aspetto una chiamata da almeno venti giorni dopo le ultime elezioni».
«A Grosseto la squadra non mi è piaciuta»
L'”appello” è andato anche alla squadra, uscita con tre punti dallo “Zecchini” di Grosseto dopo una gara di sofferenza vinta al 94′ grazie alla rete di capitan Andrea Malgrati: «Non mi è piaciuta, perché oltre alla vittoria voglio vedere un calcio divertente e spettacolare. Bravi i ragazzi che hanno portato a casa i tre punti, ma pretendo di più dal mio Lecco, perché ci è andata bene».